Si è svolto nei giorni scorsi, presso Cosmofarma 2016 a Bologna, un confronto tra il mondo della farmacia e dell’estetica negli spazi dedicati ai dibattiti della rassegna “Oltre la cura”. Il mondo dell’estetica è stato rappresentato da CNA Emilia-Romagna nella figura della Presidente regionale dell’Unione Benessere e Sanità, Laura Grilli, che ha rivendicato con forza, nel confronto con il mondo farmaceutico, come l’ingresso dei servizi di estetica negli esercizi di farmacia debba avvenire alle medesime condizioni attualmente riconosciute per i centri di estetica. Questa sottolineatura è fortemente necessaria, visto che al momento ci sono situazioni alquanto equivoche.
La Presidente Grilli ha sottolineato che: “La presenza di spazi adeguati con requisiti conformi ai regolamenti vigenti, la presenza di personale con la qualifica di estetica e di almeno della figura di responsabile tecnico, devono essere condizioni che tutti gli spazi dedicati all’estetica assolvono, indipendentemente da dove questi vengano ricavati. Perciò sono condizioni necessarie anche presso le farmacie che si vanno, sempre di più, aprendo a questo segmento di attività”.
La kermesse bolognese, al suo ventesimo anno, ha messo in mostra, in effetti, un grande interesse verso il mondo della cosmetica, del beauty e dell’estetica, con una vasta presenza di espositori e, consapevole delle tendenze del settore, ha proposto diversi confronti sul tema dei nuovi servizi alla persona da affiancare alla consolidata attività di vendita dei farmaci.
“Potrebbe apparire scontato, ha continuato Grilli, riaffermare come sia necessaria l’applicazione dei regolamenti vigenti anche presso le farmacie ma, come ha evidenziato il confronto a cui ha partecipato CNA Emilia-Romagna, sul mercato accade un po’ di tutto e bene fanno tutte le voci che invocano il rispetto delle regole e ribadiscono la necessità di controlli sul territorio.”
Identica sottolineatura è arrivata anche da tanti farmacisti che hanno preso la parola nelle occasioni di confronto, ribadendo a loro volta che le regole vanno rispettate anche nell’interesse delle farmacie, per dimostrare che questa collaborazione è possibile e può svilupparsi a vantaggio sia del mondo dell’estetica che di quello farmaceutico.