A partire dal 2 novembre sarà in pagamento, insieme alla pensione, anche il bonus da 150 euro previsto nel Decreto Aiuti ter approvato dal governo Draghi. A beneficiarne saranno 8.3 milioni di pensionati, per i quali sono stati messi a disposizione ben 1,24 miliardi di euro. Complessivamente, la misura varata dal precedente esecutivo nell’ultimo scampolo di legislatura è destinata a una platea di 22 milioni di italiani, e prevede un impegno finanziario di 3,2 miliardi. I pensionati, in particolare, per poter accedere al bonus una tantum non dovranno neanche presentare la domanda. Sarà l’Inps che erogherà il contributo direttamente con il cedolino di novembre, che sarà messo in pagamento a partire dal 2. Per avere diritto a ricevere il bonus gli unici requisiti, sempre per i titolari di trattamento pensionistico, sono la cittadinanza italiana e il reddito, che non deve essere superiore a 20mila euro l’anno. Eventuali trattamenti di fine rapporto, il reddito dell’abitazione, o altre somme arretrate soggette a tassazione separata non rientrano nel limite dei 20mila euro.
A chi è rivolto il bonus
Il bonus è rivolto ai titolari di uno o più trattamenti pensionistici, assegno sociale, assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, e trattamenti di accompagnamento; non è cedibile, non è sequestrabile, né pignorabile, e non costituisce reddito ai fini fiscali.
Chi riesce a destreggiarsi su internet può già prendere visione del proprio cedolino accedendo sito dell’Inps, nella propria area personale con le credenziali Spid, il codice fiscale, la carta nazionale dei servizi, o la carta di identità elettronica. In alternativa, ci si può sempre rivolgere al parente più esperto in navigazione online.
Quando sarà accreditato
Chi ha scelto l’accredito della pensione sul conto corrente riceverà il bonus il 2 novembre; chi si reca invece alle Poste per riscuotere il rateo mensile, dovrà presentarsi allo sportello in base a un calendario per ordine alfabetico: il 2 novembre per le lettere A e B; il 3 novembre le lettere C e D; il 4 novembre sarà la volta di coloro che hanno un cognome che inizia dalla E alla K; il 5 novembre dalla L alla lettera O; il 7 dalla P alla R e, infine, l’8 novembre, tutti gli altri.
Il commento di CNA Pensionati
“La riproposizione del bonus una tantum, dopo quello dei 200 euro – ha commentato il Presidente nazionale CNA Pensionati, Giovanni Giungi, che a più riprese ha sottolineato l’urgenza di garantire un reddito dignitoso ai pensionati – è una misura che auspicavamo fin da agosto. Con la caduta del governo Draghi si rischiava concretamente di abbandonare i pensionati a sé stessi, di fronte all’eccezionale rincaro delle bollette di luce e gas. Voglio dare atto a Draghi, invece – ha concluso – di tale ulteriore impegno verso i pensionati in questo ultimo provvedimento del governo”.
Un impegno che si auspica venga confermato e reso strutturale nel tempo.