“Il lavoro abusivo avvelena la società, fermiamolo insieme”. Questo è lo slogan che CNA e Confartigianato hanno scelto per rilanciare l’impegno nella lotta senza quartiere che, come Associazioni di rappresentanza delle aziende artigiane, intendono condurre nei confronti di chi svolge attività economiche e di impresa in forma abusiva.

In realtà è riduttivo parlare di un semplice slogan, perché si tratta della concreta testimonianza di un impegno costante nel tempo che ha visto CNA r Confartigianato di Ravenna già protagoniste, a partire dai primi anni novanta, della creazione dell’Osservatorio provinciale contro l’abusivismo, prima esperienza in Italia di questo tipo.

Da quegli anni di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, ma di risultati concreti se ne sono visti pochi.

Per CNA e Confartigianato combattere l’abusivismo significa stare al fianco degli imprenditori che svolgono la loro attività nel rispetto delle regole, garantendo così anche i consumatori.

Chi svolge un’attività abusiva non ha i requisiti minimi di professionalità, non esegue un lavoro a regola d’arte e mette a rischio la sicurezza e la salute dei cittadini, non paga le tasse, non versa contributi, non rispetta i contratti di lavoro né le leggi sull’ambiente, espone a rischi chi si avvale dei suoi servizi ed esercita una forma di concorrenza sleale nei confronti delle tante imprese che operano nella legalità, mettendo a rischio la loro sopravvivenza.

Nel corso di una conferenza stampa, svoltasi oggi presso la Camera di Commercio di Ravenna, CNA e Confartigianato hanno presentato i dati relativi all’attività di segnalazione, contrasto e risultati ottenuti, in questo primo anno di operatività del Protocollo contro l’abusivismo firmato, presso la Prefettura, con tutti i Comuni del nostro territorio provinciale.

 

SEGNALAZIONI RACCOLTE DA CNA E CONFARTIGIANATO ED INOLTRATE ALLA POLIZIA MUNICIPALE

Ravenna

21

Cervia

9

Unione della Romagna Faentina

26

Unione Comuni della Bassa Romagna

14

TOTALE

70

                                                                                                                                                                                          

SEGNALAZIONI RACCOLTE DA CNA E CONFARTIGIANATO ED INOLTRATE ALLA POLIZIA MUNICIPALE – suddivisione per attività e territorio                   

TIPOLOGIA

Unione della

Romagna Faentina

Cervia

Ravenna

Unione Comuni

della Bassa Romagna

TOTALE

Servizi alla persona (parrucchiere, acconciatori, estetiste)

19

3

8

10

40

Officine riparazione auto

e carrozzerie

4

1

3

8

Edili

(muratori, imbianchini)

1

4

5

Fabbri

1

1

2

Trasporto persone

(Taxi, NCC)

1

1

3

5

Altri

2

3

4

1

10

TOTALI

26

9

21

14

70

 

ESITO DELLE SEGNALAZIONI

Regolarizzazioni

2

Hanno ricevuto sanzione amministrativa

(imprese che svolgevano attività per le quali non erano autorizzate)

5

Cessazione attività abusiva a seguito della verifica

4

 

STIMA DEL ‘VALORE’ DELL’EVASIONE (danno per la Comunità) PRODOTTO DAI 70 CASI SEGNALATI (stimando un utile di 15.000 euro/anno per ogni attività abusiva)

INPS (contributi previdenziali)

Euro 200.000

IRPEF

Euro 115.000

IVA

Euro 180.000

TOTALE

Euro 495.000

 

Come si vede, il danno per la collettività è davvero importante, soprattutto considerato che le 70 segnalazioni giunte a CNA e Confartigianato, e inoltrate alle Polizie Municipali, devono considerarsi solo la punta dell’iceberg, di un fenomeno ben più diffuso. La richiesta, rivolta a tutte le Istituzioni, è quella di impegnarsi con ancora più determinazione ed utilizzando tutti i mezzi a loro disposizione, per contrastare le attività illegali sul territorio che mettono a rischio la sopravvivenza stessa di tante piccole imprese.

CNA e Confartigianato ritengono indispensabile che la lotta si concentri contro quelle forme di “nero totale”, ovvero quelle attività che vengono definite “fantasma” e del tutto sconosciute al Fisco, che operano nel completo ed evidente disprezzo delle regole e in un regime di assoluta evasione fiscale. Attività invisibili al Fisco che continuano a lucrare senza pagare tasse e contributi, senza il rispetto della sicurezza e delle norme più elementari.

Spesso gli imprenditori Associati a CNA e Confartigianato segnalano di essere stati oggetto di controllo, da parte delle varie Forze dell’Ordine, anche più volte in un anno. Nulla in contrario, ovviamente, a verifiche e controlli sulle attività economiche, ma è altrettanto ovvio che imprese ed Associazioni pretendano uno zelo ed una presenza ancora maggiore nel contrasto a chi, soprattutto in questa fase di crisi economica prolungata, opera una concorrenza sleale nei confronti delle aziende ‘regolari’ che operano alla luce del sole.

CNA e Confartigianato della provincia di Ravenna rinnovano l’impegno nelle attività di segnalazione degli abusivi agli organismi competenti a svolgere i controlli, di supporto alle imprese e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

stopabusivismo@ra.cna.it e stopabusivismo@confartigianato.ra.it sono i due indirizzi di posta elettronica messi a disposizione di imprenditori e cittadini per segnalare con una e-mail chi uccide il lavoro di tutti gli artigiani che operano nella legalità. Queste segnalazioni verranno poi trasmesse, in forma anonima, dalle Associazioni artigiane alle Forze dell’Ordine che sono impegnate ad effettuare i controlli.

Nel rilanciare, quindi, l’appello a vincere ogni forma di omertà, CNA e Confartigianato chiedono ai cittadini di fare un grande salto culturale, superando quelle forme di connivenza che stanno alla base del rapporto tra abusivo e consumatore poco attento alla sicurezza e alla qualità delle prestazioni e dei prodotti. Solo il rispetto delle regole ed un tessuto economico sano, d’altronde, possono garantire un corretto sviluppo della nostra società civile.

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