”Sono molto soddisfatto, in un momento così difficile per l’economia e per il mondo del lavoro, di essere riusciti, con visione e lungimiranza, a definire un accordo che permetta alle nostre aziende e ai lavoratori di guardare al domani con fiducia. La crisi che stiamo vivendo non deve in nessun modo fiaccare il nostro spirito imprenditoriale e il rispetto reciproco. Il momento è duro per tutti, ma solo con dialogo e unità possiamo affrontare questo momento complesso nella comune speranza di una rapida uscita dalla crisi.” Con queste parole, il presidente CNA Agroalimentare, Mirco Della Vecchia, ha commentato il rinnovo del Ccnl per le imprese non artigiane del settore alimentare che occupano fino a 15 dipendenti.
Nella giornata di venerdì 28 gennaio, la CNA insieme alle altre organizzazioni datoriali e alle organizzazioni sindacali ha sottoscritto un accordo per il riconoscimento di due trance di anticipo sui futuri aumenti contrattuali per la Parte II del ccnl Area Alimentazione-Panificazione scaduto il 31 dicembre 2018. La predetta intesa dunque trova applicazione solo nei confronti delle imprese non artigiane del settore alimentare che occupano fino a 15 dipendenti.
L’accordo in parola, prevede due interventi normativi di miglior favore per le imprese. In primo luogo si stabilisce che i rapporti di lavoro di apprendistato che hanno una durata superiore ai 3 anni, instaurati dalle imprese che applicano la Parte prima del ccnl, conservano la loro naturale scadenza originaria anche nell’eventualità in cui le aziende cessino di applicare la stessa per applicare la Parte seconda del medesimo. Tale misura consente quindi l’estensione dei benefeci normativi e contributivi propri dell’apprendistato anche in tali evenienze.
In secondo luogo è stata prevista la possibilità di utilizzo del contratto a termine per il reinserimento al lavoro. Normativa che consente l’assunzione di lavoratori disoccupati con condizioni di miglior favore per le imprese rispetto alla disciplina ordinaria.
Come anticipo sui futuri aumenti contrattuali e, ad integrale copertura del periodo di carenza contrattuale, sono previsti i seguenti incrementi al parametro convenzionale 137:
– 25.00 euro con la retribuzione del mese di febbraio 2021.
– 21,43 euro con la retribuzione del mese di aprile 2021.
Gli aumenti, non trovano applicazione nei confronti delle imprese che svolgono attività di produzione, preparazione e confezionamento dei pasti e prodotti alimentari con o senza somministrazione in attività di ristorazione.