“La Cina è da tempo nelle progettualità della Confederazione al fine di sostenere l’internazionalizzazione delle imprese.” Ha dichiarato Antonio Franceschini, responsabile ufficio Promozione e Mercato Internazionale CNA, nell’ambito del convegno per un nuovo modello di cooperazione Italia-Cina, che si è svolto all’università Link di Roma.
Il convegno è stata l’occasione per presentare il programma Action for China, un modello di cooperazione tra Italia e Cina che possa creare nuove opportunità di crescita aumentando gli scambi e le relazioni tra i due Paesi e che prevede il coinvolgimento di strutture governative, organizzazioni associative, istituzioni finanziarie, partner specialistici presenti in questo mercato.
“Si tratta sicuramente – ha continuato Franceschini – di un Paese con una realtà complessa per il mondo delle imprese artigiane e delle Pmi da noi rappresentato ma è evidente che non si possono trascurare le potenzialità offerte dal grande Paese asiatico. Negli anni abbiamo collaborato in particolare con Ice Agenzia anche nel coinvolgimento delle nostre imprese nel China international import expo e diverse sono state le progettualità avviate con alcune municipalità. Detto questo riteniamo che la Cina sia una destinazione da attenzionare maggiormente per il nostro export in un’ottica di visione strategica. Sicuramente non siamo ancora riusciti a coglierne a pieno il potenziale, e comunque la Cina si inserisce tra le prime dieci destinazioni del nostro export a livello globale, primo mercato in Asia e secondo tra i Paesi extra-europei, dopo gli Stati Uniti. Per quanto riguarda un confronto a livello Ue risultiamo al quarto posto per volume di esportazioni preceduti da Germania, Francia e Paesi Bassi. Come riportato dall’Osservatorio economico della Farnesina i primi 9 mesi del 2023 si chiudono con un risultato positivo delle esportazioni italiane in Cina che registrano una crescita tendenziale del 25,1%, attestandosi sulla cifra di 14,8 miliardi di euro. A livello settoriale tra i cinque principali comparti per quota di export italiano in Cina risultano crescita rispetto allo stesso periodo del 2022, il settore farmaceutico (+368,4%), il comparto del tessile e l’abbigliamento (+9%) e quello dei macchinari (+0,3%); in flessione il settore delle sostanze e prodotti chimici (-12,7%) e quello dei mezzi di trasporto (-30,8%)”.
Di recente la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, attraverso la settoriale CNA Federmoda, ha partecipato alla Global Apparel Confrence svoltasi a Humen e diverse sono state le relazioni attivate anche dalle strutture territoriali di CNA con realtà quali il distretto di Yangou, la provincia di Shandong e i territori di Jimo o Dalian.
Il convegno, introdotto da un intervento di saluto del presidente dell’Università degli Studi Link, Pietro Luigi Polidori, è stato moderato dalla giornalista e direttore editoriale casa editrice Magi, Angelica Bianco. Hanno, inoltre partecipato presidenti di importanti associazioni nazionali, messe a confronto con autorevoli relatori rappresentanti di un’ampia delegazione cinese.
Tra i relatori cinesi, sono intervenuti Xie Jianzhong, President of Europe-China Commission, Ding Minghui, EU-China Economic and Cultural Exchange Center, Steven Chen, President of Asia Pacific Accelerator Berlin, Ma Li, Chairman of Zhejiang Juwei Enterprise Consulting (già CEO di Alibaba Global Holding Group ), Ruan Yuelai, Director of the Office of the School of Public Art, China Academy of Art, Chen Zhuoyi, President CEO of Zhejiang Yilianchuang Education Technology, Chen Baiyu, China Europe Millennium Agriculture Technology, e Wang Zheng, Director of Zhejiang of Taihang Law Firm.