È scomparso ieri sera, all’età di 84 anni, Boris Spighi presidente onorario di Cna Firenze.
“Il lavoro si impara rubandolo, con gli occhi”. Ne era convinto Boris, iscritto da oltre 50 anni alla Cna. Aveva passato 61 anni a fare l’elettricista, come diceva lui, “con passione”, perché “senza non si va da nessuna parte”. Una vita trascorsa a realizzare impianti elettrici per l’esercito, il Genio militare, l’Università di Firenze e l’Ospedale Careggi. Boris aveva anche scritto diversi libri sulla Cna, oltre a racconti di una Firenze in piena alluvione. Lo avevamo raccontato anche in CNAStorie.
Memoria storica della Cna, aveva sempre combattuto le battaglie dell’associazione e per l’associazione, con la vis polemica di un fiorentino Doc.
In Cna, dopo i primi passi compiuti nella direzione fiorentina e nell’esecutivo provinciale degli installatori, nella prima metà degli anni ‘80, Boris è diventato presidente nazionale Snair (Sindacato Nazionale di Cna degli Impiantisti e Installatori) e successivamente è stato eletto vice presidente regionale Cna Toscana. Fra le altre cariche ricoperte anche quella di presidente e componente del Comitato Regionale dell’Inps e quella di presidente del Fimia (Fondo Integrazione e Malattia degli Artigiani). Dal 2010, con la presidenza Cna Firenze guidata da Mauro Fancelli e quella attuale con Andrea Calistri, Boris è stato nominato presidente onorario di Cna Firenze.
I funerali si terranno lunedì 6 giugno, alle 10, a Firenze presso le Cappelle del Commiato.
Tutta la Cna Firenze esprime il proprio cordoglio per la perdita del collega, dal presidente Andrea Calistri al direttore generale Franco Vichi, fino ai dipendenti.
“Ci stringiamo intorno alla famiglia di Boris in questo momento di dolore – spiegano dalla Cna di Firenze – con lui se ne va un membro importante della nostra associazione, sempre presente con le sue idee, il suo contributo e quell’ironia fiorentina che lo ha accompagnato fino alla fine”.