Si è spenta questa mattina una delle attrici più popolari del cinema italiano, Sandra Milo, musa di Federico Fellini.
Una settantina i film all’attivo, con i più grandi registi del cinema italiano.
Il primo ruolo importante arriva nel 1959 con Il generale Della Rovere, per la regia di Roberto Rossellini, in cui interpreta il ruolo di una prostituta al fianco di Vittorio De Sica, a cui, l’anno dopo, segue Adua e le compagne di Antonio Pietrangeli. Per lo stesso regista sarà poi la protagonista in Fantasmi a Roma con Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni.
Nel 1962 è la volta de Il giorno più corto di Sergio Corbucci, dove recita al fianco di Totò, Eduardo e Peppino De Filippo, Jean-Paul Belmondo, Ugo Tognazzi e Aldo Fabrizi.
Fondamentale l’incontro con Fellini, che la volle come protagonista dei capolavori 8½ (1963) e Giulietta degli spiriti (1965). È stata anche diretta, fra i tanti, da Luigi Zampa in Frenesia dell’estate (1963) e Dino Risi in L’ombrellone (1965), a fianco di Enrico Maria Salerno.
Dopo una lunga pausa dai set, nel 1979 torna al cinema recitando in alcune commedie di genere, come Riavanti… Marsch! di Luciano Salce e Tesoromio di Giulio Paradisi, cui seguirono Grog (1982) di Francesco Laudadio e Cenerentola ’80 (1984) di Roberto Malenotti.
Contemporaneamente comincia anche la sua carriera televisiva, con alcune trasmissioni in Rai (tra cui una rubrica di costume all’interno di Mixer di Minoli e Piccoli fan) poi seguite da quelle targate Fininvest.
Più recentemente, Pupi Avati l’ha voluta nel film Il cuore altrove (2003) e Gabriele Salvatores nel suo Happy Family (2010). A teatro ha invece recitato in 8 donne e un mistero, Il letto ovale, Fiori d’acciaio, Il club delle vedove e Una fidanzata per papà. Nel 2023 l’ultimo programma tv, Quelle brave ragazze su Sky e la serie Gigolò per caso su Prime video.
La sua carriera è costellata di tanti riconoscimenti come migliore attrice, dal Taormina Film Fest (1966), a diversi Nastri d’argento, oltre al premio alla carriera David di Donatello e Premio Internazionale Cinearti La Chioma di Berenice, consegnatole durante la cerimonia di premiazione lo scorso luglio dalla Presidente Graziella Pera, con cui ha collaborato in molte produzioni.
Una carriera prolifera, dunque, quella di Sandra Milo, che ha dimostrato con grande passione e fino all’ultimo quanto amasse il mondo dello spettacolo.