ll Ministero della salute, continua a monitorare con attenzione le informazioni relative alla circolazione in Europa di lotti di uova e derivati contaminati da fipronil, un antiparassitario addizionato a un detergente utilizzato nelle pulizie degli allevamenti di pollame in alcuni Paesi europei (non risulta utilizzato in Italia).
Tali trattamenti non autorizzati hanno comportato una contaminazione delle uova prodotte dalle galline presenti in stabilimenti non italiani.
Allo stato non risulta peraltro che si siano manifestati in alcun Paese dell’Unione casi di intossicazione umana legata all’utilizzo delle uova contaminate; tale evenienza è peraltro poco probabile, in considerazione del livello di contaminazione rilevato e del normale consumo medio di uova nella popolazione europea.
In ogni caso il Ministero, a partire dall’8 agosto, in stretta collaborazione con le autorità sanitarie regionali e i Carabinieri Nas, ha messo in atto misure per la gestione delle tre segnalazioni pervenute tramite il sistema di allerta RASFF che riguardano anche l’Italia (dell’8, 15 e 16 agosto); si sono messe in atto le procedure per l’identificazione, il blocco e l’eventuale rintraccio della partita.
Inoltre è stato avviato dall’11 agosto, sul territorio nazionale – a titolo puramente precauzionale –, un piano straordinario di verifiche con campionamento di carni di pollame, uova e prodotti derivati, nonché di prodotti alimentari contenenti uova o derivati, per la ricerca del fipronil
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