L’energia è una voce di costo molto importante per gli artigiani e per le piccole imprese. Per questo la gestione delle forniture elettriche diventa sempre più strategica in particolare oggi, di fronte alle liberalizzazioni, che hanno reso questa situazione molto più complessa che in passato. Un obiettivo che la CNA ha deciso di raggiungere confrontandosi con i principali operatori sul mercato, in collaborazione con le strutture territoriali, collegate in videoconferenza. Il primo confronto formativo/informativo è previsto per giovedì 11 febbraio con Enel Distribuzione, che gestisce l’85 per cento della distribuzione elettrica.

La struttura del mercato dell’energia elettrica per la sua stessa natura presenta una serie di complessità che possono risultare difficili da gestire soprattutto per i piccoli consumatori. Ancor di più a seguito della liberalizzazione, una corretta gestione delle forniture elettriche richiede competenze puntuali e sempre aggiornate.

La filiera elettrica è formata da attività liberalizzate, soggette alla libera concorrenza (quali la produzione, l’importazione e la vendita dell’energia) e attività svolte in regime di concessione, come la gestione della rete di trasmissione, affidata a Terna, e della rete di distribuzione. Quest’ultima è assegnata in concessione a livello territoriale: circa 135 operatori risultano iscritti al registro dell’Autorità per l’energia. Di questi i quattro big player, cioè Enel Distribuzione, Acea Distribuzione, A2A Reti Elettriche e Aem Torino Distribuzione, controllano da soli il 97% della rete, e fra loro Enel fa la parte del gigante, gestendo ben 31.000.000 su 35.000.000 punti di prelievo (cioè i contatori).

In parole semplici questo vuol dire che, nonostante il soggetto con cui normalmente ci relazioniamo sia il nostro fornitore di energia, dietro, in realtà, ce n’è un altro dal quale, in quanto gestore della distribuzione, dipendono molti dei fattori determinanti per i consumi energetici.

Un esempio per tutti? Il contatore è competenza del distributore: è il distributore, quindi, il soggetto che conosce i nostri consumi e li trasmette al fornitore. Inoltre, tutte le operazioni di attivazione e disattivazione della fornitura, variazione di potenza e così via, sono di competenza del distributore. Inoltre, con il moltiplicarsi degli impianti di auto-produzione, in genere alimentati da fonti rinnovabili, l’impatto della distribuzione elettrica nei confronti dei clienti finali diventa ancora più rilevante.

Una migliore conoscenza dei propri consumi, come una gestione più consapevole delle operazioni connesse alla gestione dell’impianto elettrico fino al contatore, diventano elementi fondamentali per una più attenta gestione della fornitura elettrica per una micro e piccola impresa. I clienti piccoli, però, spesso non dispongono delle competenze necessarie ad affrontare le complessità tipiche di un settore come quello energetico, soprattutto a seguito della liberalizzazione. E per tali ragioni la CNA ha ritenuto utile un confronto con Enel Distribuzione.

Il progetto è stato avviato dopo che Enel Distribuzione ha messo a punto una serie di strumenti e di canali di contatto in grado di favorire una gestione più trasparente e di maggiore qualità verso i clienti elettrici. Ma sono strumenti che le piccole imprese difficilmente gestiscono da soli, e che possono invece essere valorizzati e potenziati proprio grazie all’attività di supporto della CNA.

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