Aldo Signoretti, hair stylist, è alla sua quarta nomination agli Oscar con il film ‘Elvis’ di Baz Luhrmann. Un vero talento nostrano, pluripremiato con cinque David di Donatello, e al quale CNA, nel 2005, nel 2008 e nel 2016, ha conferito il premio “La Chioma di Berenice”. Istituito dalla Confederazione nel 1998, anno del centenario della nascita del cinema, il premio è stato concepito e voluto come “riconoscimento e omaggio della cinematografia italiana alle professionalità artistiche e artigianali che caratterizzano ogni produzione”.
Romano, classe ’54, figlio di un cascatore (stuntman), Signoretti ha frequentato i set cinematografici fin da bambino. “Adoravo quella vibrazione meravigliosa: arrivare al mattino quando si crea un mondo che la sera si smonta, per poi ricominciare”, ha affermato in una recente intervista al Corriere della Sera. La passione per le acconciature è nata quando era ancora un ragazzo: “Volevo fare il cinema, ma in quel reparto”. A 28 anni il primo incarico a Hollywood che lo ha portato a lavorare con i più grandi attori e registi: ha curato le acconciature per Nicole Kidman in ‘Moulin Rouge’, ha lavorato con Martin Scorsese in ‘Gangs of New York’. “In Usa c’era più burocrazia che sui set italiani, dove l’approccio era più artigianale”, ha sottolineato Signoretti nel corso dell’intervista. E in Italia ha collaborato con Federico Fellini per ‘Ginger e Fred’ e, più recentemente, con Paolo Sorrentino per ‘Il Divo’, con Bernardo Bertolucci per ‘The Dreamers’, per citarne solo alcuni.