Leone Algisi è stato confermato presidente di CNA Bergamo per i prossimi quattro anni. Algisi, 57 anni, restauratore ligneo, è stato eletto all’unanimità dal Consiglio territoriale degli imprenditori associati. L’assemblea elettiva si è tenuta giovedì 24 giugno, presso il teatro Pandemonium di Bergamo e ha visto anche gli interventi del presidente nazionale di CNA, Daniele Vaccarino, e del presidente di CNA Lombardia, Daniele Parolo.
Confermati anche i tre quarti della presidenza, con un’importante novità: quella di Tiziana Teani, acconciatrice, storica associata e dirigente di CNA Bergamo, nonché presidente regionale in carica di CNA Acconciatori. Nel segno della continuità e della fiducia sono stati invece confermati Tullio Lodetti, imprenditore della comunicazione e presidente regionale di CNA Comunicazione e stampa; Franco Nicefori, archivista; e Patrizio Ricci, presidente nazionale di CNA FITA.
L’elezione di Leone Algisi e la riconferma della compagine di presidenza rappresentano una chiara scelta di continuità nella governance e nel consolidamento degli obiettivi dell’Associazione.
“Se devo pensare a un filo conduttore per riassumere questi anni – ha esordito Algisi nella sua relazione di fine mandato – penso proprio all’incontro e all’ascolto, e di conseguenza a tutti i progetti realizzati sulla base di quello che i nostri imprenditori ci hanno richiesto”. Tra i risultati dello scorso quadriennio, Algisi ha ricordato la partecipazione al rinnovo della Camera di Commercio di Bergamo, “rappresentando con forza le necessità dei più piccoli”, e il contributo nel mantenere vivo il comitato di Imprese&Territorio, “perché siamo convinti che stare insieme è l’unico strumento per incidere sulle future politiche e risorse economiche”. Algisi ha poi insistito sul rinnovamento di CNA Bergamo: “Abbiamo lavorato intensamente per efficientare i nostri servizi attraverso un approccio consulenziale e di alto profilo, attento alle singole necessità delle imprese associate”. Una chiosa è stata destinata anche al ruolo svolto durante la pandemia: “Grazie a un consolidamento delle relazioni istituzionali, siamo stati interlocutori privilegiati nell’evidenziare alla politica le necessità e le difficoltà che emergevano giorno dopo giorno”.
Nel bilancio c’è stato spazio anche per il rafforzamento del sistema creditizio “attraverso la fusione del nostro consorzio fidi con Sviluppo Artigiano” e la costituzione di “Aurica”, “un progetto regionale, made in CNA, per la vendita di energia e gas che vuole creare un’alternativa alla avanzata delle grandi compagnie energetiche, a tutela degli artigiani”.
Guardando al prossimo quadriennio, il presidente di CNA Bergamo è partito ponendo l’accento sul tema della sostenibilità. “Economia sostenibile non significa decrescita, ma sviluppo diverso da quello che conosciamo, verso l’innovazione, la digitalizzazione, la green economy, l’economia circolare, la logistica integrata, l’abitare, le energie rinnovabili e il consumo consapevole. Le nostre imprese dovranno essere destinatarie di interventi specifici e dedicati. Lavoreremo e ci batteremo per questo”.
Algisi resta, dunque, al timone di un’associazione che resta forte e radicata sul territorio: nonostante questo anno e mezzo di terribile crisi, economica e sociale oltre che sanitaria, gli iscritti si sono mantenuti stabili intorno alle 4mila unità. Il portafoglio di servizi offerti alle imprese è cresciuto, rafforzando la consulenza personalizzata, la formazione continua attraverso corsi e seminari, e l’innovazione delle imprese. Sul piano sindacale e delle relazioni istituzionali, CNA Bergamo ha rafforzato la sua presenza nei tavoli territoriali in cui si decide la politica economica bergamasca, tra cui Imprese&Territorio, Bergamo Sviluppo e gli enti bilaterali artigiani.