Erano 700 nel 2008, sono 595 nel 2015. CNA: autotrasporto, sempre più “profondo rosso”. In sette anni – secondo i dati Cciaa elaborati dalla CNA Picena – le aziende che lavorano nel settore dell’autotrasporto hanno lasciato sul campo più del 15 per cento delle imprese. E, sempre secondo la stima della CNA, sono a rischio in provincia quasi 4.000 posti di lavoro, considerando l’indotto.
“Tante buone speranze, come sempre nel nostro settore, si sono infrante in corso d’opera – commenta Roberto Grazioli, presidente provinciale della CNA Fita – a cominciare dagli aumenti dei pedaggi su molte autostrade italiane. Nel 2014 gli aumenti sono stati dell’ordine del 4 per cento nei tratti gestiti da Autostrade per l’Italia, mentre altre concessionarie hanno raddoppiato, e in alcuni casi anche di più, i pedaggi”.
“Eppure queste imprese – aggiunge Francesco Balloni, direttore della CNA di Ascoli – danno occupazione diretta a circa 1.500 addetti in tutta la provincia, senza contare gli occupati nei settori d’attività complementari, come le agenzie, le officine meccaniche, le carrozzerie, i gommisti, le attività di ristoro e così via: nel complesso si può stimare che l’occupazione complessiva giunga vicino a 3.700 addetti. “.
“Tra imprese che chiudono, costi che aumentano per gasolio ed assicurazioni – prosegue Grazioli – è sempre più difficile affrontare la gestione quotidiana, aggravata dalle difficoltà di riscuotere i propri crediti e dalla concorrenza dei vettori stranieri che non applicano correttamente le regole del distacco internazionale dei dipendenti esteri. Per questo occorre essere attenti a tutte le scadenze dei pochi strumenti che si presentano all’autotrasportatore. Tra questi, dopo una significativa battaglia sindacale, torna d’attualità la normativa per detrarre spese non documentate, la compensazione Inail ed il recupero delle accise”.
In particolare, la Fita CNA provinciale ricorda che dal primo aprile e con scadenza a fine mese, è possibile presentare la domanda telematica per il recupero dell’accise relativa ai consumi di gasolio del primo trimestre 2015. Alternativa alla dichiarazione telematica resta la possibilità di presentare la dichiarazione di consumo in forma cartacea purché in allegato ne venga fornita una copia su supporto informatico. Gli uffici della CNA Picena sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.