In merito alla discussione relativa all’utilizzo delle donazioni fatte a favore degli alluvionati di Forlì che in questi giorni ha acceso il confronto, la CNA territoriale si mette a disposizione come sempre per portare il proprio contributo. Questo anche partendo dalle azioni di supporto che l’associazione ha messo in campo fin dalle prime ore dell’alluvione e che le hanno consentito di fare un punto piuttosto chiaro delle difficoltà vissute da imprese e cittadini.
“Crediamo – sottolinea Davide Bellini, presidente di CNA Forlì città – che il contributo dei diversi soggetti, a partire da CNA, sia sempre stato costruttivo e abbia contribuito a prendere decisioni equilibrate; pertanto siamo pienamente disponibili al confronto anche su questo tema, pur considerando la necessità di essere veloci”.
“Il presupposto ottimistico dell’amministrazione – prosegue Marco Lucchi, responsabile di CNA Forlì città – è che saranno rispettati i ristori al 100% sui danni annunciati dal governo, ma per questi al momento non si vedono le risorse e non sono stati definiti i tempi. Intervenire sul credito sarebbe utile se cittadini e imprese avessero garanzie certe dei ristori, ma mancando questo presupposto, si rischia di creare uno strumento non adatto alla situazione”.
Esiste poi il tema del coinvolgimento delle micro e piccole imprese in queste azioni di sostegno che, in diversi casi, non hanno ancora riaperto e sono in difficoltà a farlo, mettendo in discussione anche le fonti di reddito di imprenditori e dipendenti.
Per rispondere all’urgenza attuale bisognerebbe partire da chi non è potuto ancora rientrare nella propria abitazione o riaprire la propria impresa.
“Registriamo comunque – conclude Bellini – la disponibilità del sindaco a discutere sulla modalità di erogazione delle risorse e a partire dalle considerazioni fatte, siamo come sempre disponibili a portare il nostro contributo nel luogo di confronto che sarà ritenuto opportuno”.