Gli eventi tragici dell’alluvione della scorsa settimana rischiano di mettere in difficoltà un territorio che fa dell’accoglienza e del turismo uno dei propri capisaldi.
CNA ritiene che si possa intervenire con efficacia così da essere pronti per la prossima stagione turistica, mettendo però in campo alcuni accorgimenti fondamentali. Ne individuiamo quattro prioritari.
Uno, le tempistiche. La richiesta di stato di emergenza deve seguire un percorso preferenziale e le risorse devono essere stanziate nel più breve tempo possibile. Non è ammissibile che si ripeta quanto successo con i danni per il “nevone” del 2012, dove le risorse non sono ancora state erogate. Oltretutto, la dichiarazione dello stato di emergenza potrebbe permettere di intervenire a livello nazionale anche con agevolazioni fiscali, la proroga di pagamenti per imposte e contributi, e la segnalazione di tale situazione all’Osservatorio regionale degli Studi di settore. Per questo CNA si sta già attivando a tutti i livelli per segnalare l’importanza di un sostegno tempestivo.
Due, le risorse finanziarie. Le banche del territorio, devono mettere a disposizione le risorse per la ricostruzione, utilizzando come garanzia i futuri finanziamenti derivanti dallo stato di emergenza, qualora venisse proclamato come ci auspichiamo. Non solo, come già avvenuto in passato e come qualche istituto bancario sta già facendo: per i ripristini potrebbero applicare condizioni estremamente favorevoli e chiedere l’inizio della rateizzazione a stagione turistica 2015 conclusa. CNA segnalerà questa necessità alle banche locali.
Tre, gli interventi affidati alle imprese locali. Anche al fine di evitare quanto successo di recente in parte dell’Emilia per la ricostruzione, le imprese a cui destinare gli interventi di rifacimento di aree pubbliche, devono essere affidati con bandi che consentano la partecipazione delle piccole e medie imprese locali, con risorse non vincolate dal patto di stabilità. CNA proporrà alle amministrazioni alcune linee guida per favorire la partecipazione delle piccole e medie imprese locali.
Quattro, il messaggio positivo. Quanto avvenuto è sotto gli occhi di tutti, ma il messaggio da comunicare è che il nostro territorio sarà più bello e pronto di prima, ad accogliere chi vorrà farci visita. Per questo i media, le istituzioni e tutti gli attori coinvolti devono impegnarsi a comunicare comunque un messaggio positivo. Segnali diversi potrebbero avere effetti deleteri sulla prossima stagione turistica. Certo, non va tutto bene, ma le imprese locali, se saranno messe nelle condizioni di farlo, sapranno reagire ancora una volta e questo potrebbe addirittura rilanciare il turismo del nostro territorio su livelli superiori di quelli degli ultimi anni. Ne è un segnale chiaro la disponibilità dimostrata da moltissime imprese che si sono già attivate per mettere in campo azioni di sostegno per il territorio.