“Crediamo che a questo punto occorra davvero un ‘Piano Marshall’ per la prevenzione con leggi speciali per agevolare gli interventi che mettano in sicurezza fiumi e torrenti: su ogni corso d’acqua gli enti responsabili della gestione sono troppi e la burocrazia finisce per rallentare gli interventi. Ci sembra poi opportuno che gli investimenti pubblici, da quelli nazionali, a quelli regionali, a quelli locali, siano orientati alla protezione dei territori da avvenimenti come quelli dei giorni scorsi. Quanto più si spenderà nella prevenzione, tanto più si risparmierà sulle riparazioni e sui danni che inevitabilmente si dovranno risarcire”. È il commento di Claudio Pazzaglia, direttore generale CNA Bologna, dopo le alluvioni nei giorni scorsi.

“La gravità del fenomeno, che ha colpito tantissimi cittadini e molte imprese – prosegue Pazzaglia – è data non solo dagli effetti provocati nei giorni scorsi, prima sull’Appennino e successivamente in tutta l’area metropolitana. Ma dal senso di insicurezza che tutti noi ormai abbiamo quando sono annunciate piogge intense. Questo ‘Piano Marshall’ che auspichiamo deve comunque partire dalla montagna perché sia efficace, in quanto territorio particolarmente fragile da cui poi discendono i corsi d’acqua che invadono città e pianura. CNA si sta impegnando a fare ‘lobby’ per la prevenzione anche a livello nazionale e regionale, oltre che provinciale”.

CNA sta facendo la conta dei danni alle imprese, che sicuramente saranno ingenti: ne sono già state individuate un centinaio.