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Aperto ad Amatrice uno sportello mobile per le imprese. Bufacchi: “CNA vero sistema solidale”

La CNA di Rieti apre ad Amatrice, con il contributo della CNA Nazionale, uno sportello per le imprese. Oltre che esprimere con un segno visibile la vicinanza dell’associazione alle aziende tanto duramente colpite, lo sportello vuole ascoltare le imprese e portare il proprio contributo di idee e di esperienza per individuare il percorso migliore, e le migliori azioni da intraprendere, per consentire la ricostruzione del tessuto socioeconomico nel più breve tempo possibile. La postazione della CNA si trova nel Parco comunale Padre Giovanni Minozzi.

Così, qualche giorno fa, Enza Bufacchi, direttrice della CNA di Rieti, faceva il punto della situazione. 

 

Bufacchi: “Coinvolgere le imprese locali. Ricostruzione sia esempio di eccellenza italiana”

“E’ ancora troppo presto per una stima dei danni, quel che è certo è che due paesi, Amatrice e Accumoli, sono completamente distrutti”. A dirlo la direttrice della CNA di Rieti, a quasi due settimane dal terremoto di magnitudo 6.0 che ha colpito l’Italia centrale.

Secondo gli ultimi dati della Protezione Civile sono 290 le vittime: 240 nella provincia di Rieti – di cui 229 ad Amatrice e 11 ad Accumoli – e 50 nelle Marche. 4807 le persone assistite nei campi e nelle strutture allestite dopo il terremoto.

“La sistemazione degli sfollati e l’approvvigionamento sono stati impeccabili e sono sotto controllo – sostiene Bufacchi -. Il vero problema è il dopo. I lavori di ricostruzione devono essere affidati a imprese locali e con criterio. Non vogliamo che si ripetano le solite dinamiche, per cui i lavori vengono affidati ad amici di amici. Nella zona di Amatrice e Accumoli esistono numerose imprese con qualificazioni tecniche e grande esperienza maturata nella ricostruzione dell’Umbria e dell’Aquila. Vengano subito coinvolte”.

“I due Comuni, come molti nelle valli limitrofe, da anni sono soggetti a un processo di spopolamento, ma nonostante ciò restano due centri importanti. Basti pensare che rappresentano il 2% della popolazione della provincia, ma il 3% delle imprese – continua la direttrice di CNA Rieti -. La ricostruzione potrebbe diventare un’operazione esemplare di come un antico borgo rinasce con criteri antisismici. Un’opera urbanistica, che coinvolga le nostre eccellenze, capace di richiamare il mondo intero, ma anche un intervento che permetta di valorizzare appieno la vocazione del territorio”.

“Come CNA ci siamo attivati fin da subito, contattando tutti i nostri associati, per sapere innanzi tutto se erano vivi e poi raccogliendo le loro istanze. La richiesta più diffusa è stata quella di sospendere i tributi e le scadenze fiscali prossime”, così come è stato.

“La CNA di Rieti continuerà ad essere presente, ma non è la sola. Tutte le CNA d’Italia ci hanno contattato e chiesto di aiutarci. E’ stato commovente – conclude Bufacchi -. Il nostro si è dimostrato un vero sistema solidale”.

 

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