CNA Pisa lancia un appello a comuni ed enti locali: far ripartire appalti e commesse pubbliche al più presto. Non sono solo gli effetti dai patti di stabilità e il prosciugamento delle risorse a disposizione ad aver falcidiato negli ultimi dieci anni il volume di commesse pubbliche. Adesso un ulteriore rallentamento è stato determinato dalla entrata in vigore del nuovo Codice Appalti, prima per le incertezze sulle norme, poi per le difficoltà di interpretazione di approcci anche molto innovativi rispetto al recente passato.
“Con le elezioni alle spalle e proprio muovendo dal nuovo Codice è necessario far partire appalti e cantieri – così il presidente della CNA provinciale di Pisa Matteo Giusti spiega il senso dell’appello – Non si deve usare come alibi il fatto che il nuovo Codice Appalti ancora non è completo al 100% perché mancano i decreti attuativi. In Italia manca sempre un decreto attuativo e non può essere questo l’alibi; inoltre il Codice è per stessa ammissione del legislatore immediatamente applicabile. Quello che può essere specificato e modificato, ed anche corretto secondo il nostro giudizio, va affrontato e risolto e c’è ancora molto lavoro davanti. Ma quello che conta oggi è che il nuovo codice è operativo e può anzi deve, essere messo subito alla prova. Si aggiunga che la Regione Toscana, ha approvato il prezzario 2016 dei lavori pubblici che è lo strumento di riferimento per la elaborazione dei capitolati e per la definizione degli importi posti a base di appalto, nonché per le valutazioni relative alle anomalie delle offerte. La sua applicazione è obbligatoria per tutti gli enti soggetti alla legge regionale 38/2007.”
“Occorre infatti sfruttare al meglio gli spazi che si possono aprire per le PMI del territorio e cominciare subito a sperimentare le molte novità del nuovo Codice – ha aggiunto Rolando Pampaloni Direttore CNA- noi siamo pronti per una azione capillare di informazione e diffusione delle nuove opportunità, ed una prima occasione ci sarà il 20 luglio con un convegno aperto a tutti gli interessati su questo tema. Comuni e enti locali spero siano pronti a recepire i nuovi strumenti . L’auspicio è che gli amministratori diano anche gli stimoli giusti alle strutture per agire nel modo più efficace”.
L’entrata in vigore del nuovo Codice Appalti al momento sta creando una situazione di stallo rispetto al mercato degli appalti pubblici; infatti nel mese di maggio sono stati pubblicati 985 bandi per un importo posto in gara di 393 milioni di euro. Rispetto a maggio 2015 si registra una diminuzione del 26,7% in numero e del 75,1% in valore (dati osservatorio Anci). “Anche nella nostra provincia, pur non disponendo di numeri precisi, c’è stato negli ultimi mesi da marzo ad ora un brusco stop a nuovi appalti proprio per l’attesa che si è creata del nuovo testo di riferimento in materia – osserva Barbara Vannini Presidente CNA Costruzioni- ma se è ragionevole avere aspettato sinora per capire e approfondire, non lo è più da qui in avanti perché se i cantieri non vengono aperti ora specie per lavori in esterno, poi a settembre sarà troppo tardi e non si saranno persi solo dei mesi ma un intero anno. Questo è un rischio da non poter correre- aggiunge Barbara Vannini- perché le nostre imprese hanno bisogno della ripresa del mercato degli appalti per consolidare i timidi segnali di recupero del terreno perduto negli anni scorsi e ritrovare un po’ di fiducia”. Ci sono aspetti in cui occorre trovare un momento di confronto fra i vari stakeholders e individuare un punto di sintesi condiviso per accelerare verso il traghettamento al nuovo sistema di regole e far ripartire un mercato fondamentale non solo per l’edilizia ma anche per atri comparti di servizi e di forniture”. Su questi temi è già programmato un convegno con esperti di livello nazionale a cui inviteremo anche amministratori locali e professionisti del nostro territorio oltre agli imprenditori il 20 luglio presso la sede CNA di Pisa, con questo titolo: nuovo Codice Appalti : nuovi spazi per le pmi, nuove scelte per i lavori pubblici