La Commissione di esperti degli studi di settore si è riunita il 7 dicembre 2016 per approvare la revisione degli studi di settore da applicare dal periodo d’imposta 2016. La revisione è avvenuta secondo l’ormai consolidata metodologia che ha coinvolto le categorie imprenditoriali in specifiche riunioni nel corso delle quali sono stati presentati e valutati i nuovi modelli organizzativi (cd.cluster), i meccanismi di determinazione della congruità dei ricavi/compensi e degli indici di coerenza economica e di normalità.
La Commissione ha approvato, a maggioranza (con alcune astensioni ma senza voti contrari) la revisione di tutti gli studi sottoposti a revisione nel 2016 che sono complessivamente 57 di cui 20 del settore manifatturiero, 12 dei servizi, 18 del commercio e 7 delle arti e professioni.
Le maggiori perplessità emerse nel corso delle revisioni hanno infatti riguardato, in modo generalizzato, la necessità di reintrodurre i correttivi per la crisi congiunturale che, nonostante timidi accenni di ripresa, è tuttora in atto, e le criticità applicative di taluni indicatori di coerenza, con effetti molto selettivi sulle posizioni dei contribuenti cui viene di fatto impedito l’accesso ai benefici del sistema premiale.
Al riguardo la Commissione di esperti ha approvato la metodologia già applicata lo scorso anno per l’introduzione dei correttivi crisi già noti (settore, territoriali, individuali) e di potenziare, per quanto possibile, i correttivi ai valori soglia degli indicatori di coerenza per renderli meno selettivi.
E’ bene ricordare che l’introduzione dei correttivi ai valori soglia degli indicatori di coerenza rientrava tra le richieste di CNA all’interno della Commissione di esperti dello scorso anno e che è stata realizzata già con riferimento agli esiti degli studi applicati per il 2015. Ulteriore richiesta da tempo avanzata dalla CNA e fatta propria dalla Commissione e della quale, ad onor del vero, con la revisione degli studi del 2016 è possibile averne un riscontro, è la semplificazione dei modelli, con l’eliminazione di diversi dati non rilevanti ai fini della stima dei ricavi o per la formazione/assegnazione ai cluster, nonché la riduzione mediante accorpamento di alcuni studi entrati in revisione.
La Commissione ha altresì approvato la revisione delle territorialità applicabili dal 2016, nonché la riproposizione della non applicabilità degli studi di settore ai contribuenti che escono dal regime forfetario.
Nel merito dei contenuti delle osservazioni e dei pareri espressi in Commissione esperti si rimanda alla documentazione ufficiale che a breve sarà messa a disposizione dalla stessa Agenzia.
La Commissione esperti sarà chiamata entro marzo 2017 a valutare i correttivi crisi che saranno nel frattempo predisposti da Sose per la loro applicazione sugli esiti di Gerico per il periodo d’imposta 2016 per tutti gli studi vigenti.
Nel frattempo inizierà il nuovo percorso metodologico di formazione dell’indice di “affidabilità/compliance” e che CNA ritiene debba vedere coinvolte le Associazioni in un percorso imprescindibile di compliance.