Il Consiglio dell’UE ha approvato in sede di Consiglio EPSCO (Occupazione, politica sociale, salute e consumatori) le proprie conclusioni relative al Piano d’azione proposto dalla Commissione europea sulla carenza di manodopera e di competenze nell’UE: “Mobilitare il potenziale di forza lavoro inutilizzato nell’Unione europea”.
Tale Piano d’azione prende in considerazione tre condizioni chiave che determinano la carenza di manodopera e di competenze a livello europeo:
- il cambiamento demografico, che riduce l’offerta di manodopera e aumenta la domanda di determinati servizi;
- la crescita sostanziale dei posti di lavoro prevista grazie alle transizioni verde e digitale, l’aumento della necessità di sicurezza e la ricerca di un’autonomia strategica aperta e di una maggiore resilienza, con conseguenze sugli insiemi di competenze necessari sul mercato del lavoro;
- le condizioni di lavoro scadenti in alcune professioni e in alcuni settori, che rendono difficile occupare i posti vacanti e/o trattenere i lavoratori.
Sulla base del Piano d’azione, il Consiglio ha redatto e approvato un testo di conclusione su come gli Stati membri e la Commissione europea dovrebbero affrontare queste carenze aumentando il sostegno alla formazione e all’istruzione a diversi gruppi sottorappresentati nel mercato del lavoro quali le donne, i lavoratori poco qualificati, i lavoratori anziani, i giovani, le persone appartenenti a minoranze etniche e le persone con disabilità.
Il Consiglio ha individuato le seguenti azioni che gli Stati membri e la Commissione europea dovrebbero attuare a supporto dei gruppi sottorappresentati, con l’obiettivo di aumentare l’occupazione nei settori che necessitano di lavoratori:
- fornire opportunità di aggiornamento e riqualificazione nei settori in cui sono state individuate le esigenze del mercato del lavoro;
- affrontare gli ostacoli individuali e strutturali alla partecipazione al mercato del lavoro;
- affrontare il divario retributivo di genere e combattendo gli stereotipi di genere;
- promuovere condizioni di lavoro eque, dignitose e stabili;
- migliorare le previsioni in materia di lavoro e competenze e in collaborazione con la Commissione.
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