Aprile porta bene. +1,7 l’occupazione nell’artigianato

Riprende a crescere l’occupazione nell’artigianato e nelle micro e piccole imprese. Ad aprile ha segnato un incremento dell’1,7% rispetto a marzo e del 3,2% su base annua.

Una crescita particolarmente significativa: arriva dopo due mesi caratterizzati da una fase di significativo rallentamento. L’andamento tendenziale, che supera di sei decimi di punto quello registrato a marzo, conferma aprile come il mese in cui i posti di lavoro nelle micro imprese e nelle imprese artigiane tende di norma a crescere a ritmi sostenuti.

 

 

Lo rileva l’Osservatorio mercato del lavoro CNA, curato dal Centro studi della Confederazione, che dal dicembre 2014 analizza mensilmente le tendenze dell’occupazione su un campione di quasi 20mila imprese associate che danno lavoro a circa 140mila dipendenti. Il campo di indagine dell’Osservatorio è il lavoro dipendente suddiviso secondo le principali tipologie contrattuali: tempo indeterminato, tempo determinato, apprendistato e lavoro intermittente.

La debolezza della domanda di lavoro registrata nei primi tre mesi del 2019 non sembra, però, aver segnato una inversione di tendenza. Le assunzioni hanno registrato la quarta riduzione annua consecutiva (-1,5%). Una dinamica che solo il forte calo delle cessazioni (-4,1%) ha permesso non influisse sull’andamento dell’occupazione, rimasta in terreno positivo. In poco più di quattro anni, di conseguenza, l’incremento degli occupati nelle imprese artigianali, micro e piccole ha sfiorato il 15%, per la precisione raggiungendo il 14,9%.

L’incremento dell’occupazione, anche in questo mese, deriva soprattutto della spinta proveniente dalle assunzioni con contratto a tempo determinato che, ormai da quattro anni, superano di gran lunga quelle effettuate con le altre tipologie contrattuali. Nel mese di aprile il 54,9% è stato effettuato con questo contratto. Le nuove posizioni a tempo indeterminato, invece, sono risultate pari al 15,7% del totale, una quota in linea con quella dell’anno precedente (15,7%) ma che risulta solo la metà di quella registrata nell’aprile 2015.

Il risultato di aprile è importante anche perché arriva dopo una lievissima ripresa del prodotto interno lordo (+0,2% la crescita stimata dall’Istat ne primo trimestre 2019) e lascia sperare che un clima congiunturale più favorevole possa stimolare una crescita ben più robusta.

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