“Pongo l’accento su alcuni dati positivi che vedono il territorio piceno esprimere performance migliori rispetto alla regione. Il settore manifatturiero, trainato dal legno e dal tessile, è in accelerazione e sottolineo come tali risultati possono essere collegati alle politiche di finanziamento regionale che hanno veicolato a terra diversi bandi per incentivare l’innovazione e gli investimenti in tali settori. Questo anche a riprova che una corretta modulazione delle risorse comunitarie ha effettivamente delle ricadute positive sulle economie territoriali. La nostra associazione, come sempre, si rende disponibile a raccogliere le informazioni e le necessità delle aziende e riportarle puntualmente nei tavoli della pianificazione regionale. Infine, mi preme sottolineare che un percorso di sviluppo sano e sostenibile necessita di investimenti sulle persone. Donne e uomini, giovani e meno giovani, sui quali occorre puntare con formazione e professionalizzazione, per una visione d’impresa inclusiva, all’avanguardia e soprattutto sostenibile”. Questo è il commento di Arianna Trillini, presidente della CNA Picena, ai risultati dell’Osservatorio della CNA Marche sulla congiuntura dell’Area cratere sismico per il primo semestre 2021 e, in proiezione, fino al termine dell’anno.
L’indagine registra un’impennata della manifattura, la ripresa stabile per le costruzioni, ancora difficoltà nel terziario e in tutti quei campi che comprendono i servizi alle persone e alle famiglie.
Fra i settori ancora in affanno imprese come quelle legate a piccole riparazioni, sia casalinghe che su veicoli. E poi tutto il comparto della ristorazione e dell’accoglienza che chiaramente risente ancora del basso tasso – anche se con la ricostruzione qualcosa comincia a vedersi – di ripopolamento di quei territori. Su tutto, infine, l’imperativo di un miglioramento delle infrastrutture per tornare alla piena fruibilità della zona montana del Piceno.
“Come CNA – aggiunge il direttore della CNA Picena, Francesco Balloni – poniamo molta attenzione alla rinascita delle zone colpite. Purtroppo il calo demografico è stato importante. Con la ricostruzione partita si deve lavorare per il ritorno significativo della popolazione. Per questo, a nostro avviso, è importante prorogare anche il Bonus facciate che si integra con gli altri lavori legati alla ricostruzione. E, infine, per l’edilizia e i rivenditori chiediamo massima attenzione al controllo dei prezzi delle materie prime che in qualche caso pare davvero stiano andando fuori controllo”.