Notizie
Risultati
Fondo Strategico Nazionale del Made in Italy
Problema
Potenziamento delle iniziative di autoimprenditorialità e imprenditorialità femminile.
Risultato
Nasce il fondo sovrano italiano, denominato Fondo Strategico Nazionale del Made in Italy, con una dotazione iniziale di 1 miliardo e l’obiettivo di stimolare la crescita e il consolidamento delle filiere strategiche nazionali anche per la fase dell’approvvigionamento delle materie prime critiche.
Sono introdotte nuove misure settoriali a sostegno delle principali filiere di eccellenza attraverso la valorizzazione della filiera legno-arredo 100% nazionale, del tessile, della nautica, della ceramica e dei prodotti orafi.
10 milioni di euro sono destinati al potenziamento delle iniziative di autoimprenditorialità e imprenditorialità femminile.
Norma
Fondo Strategico Nazionale del Made in Italy – DL Made in Italy maggio 2023
Smart&Start Italia
Problema
Sostegno alle startup innovative (Smart & Start Italia) – sostegno imprese femminili
Risultato
Smart&Start Italia è uno strumento agevolativo istituito con decreto 24 settembre 2014 per promuovere, su tutto il territorio nazionale, le condizioni per la diffusione di nuova imprenditorialità e sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.
Alla misura sono destinate anche risorse del PNRR stanziate dal Decreto interministeriale 24 novembre 2021 pari a 100 milioni di euro, riservate esclusivamente alle start up femminili.
I criteri e le modalità per l’accesso: Con circolare del Direttore generale per gli incentivi alle imprese 4 maggio 2022, n. 168851 sono stati inoltre definiti i requisiti e le condizioni per il sostegno finanziario a valere sulle risorse del PNRR destinate agli interventi previsti dall’investimento 1.2 “Creazione di imprese femminili”, nonché i termini a decorrere dai quali le imprese femminili interessate o le persone fisiche che intendono costituire un’impresa femminile potranno ricevere il predetto sostegno finanziario.
Norma
01 giugno 2023 – 108 milioni per rifinanziare “Smart&Start Italia”
Certificazione Parità di genere
Problema
Strumenti a sostegno dell’empowerment femminile nel mondo del lavoro – certificazione della parità di genere alle imprese e coinvolgimento delle rappresentanze sindacali aziendali e delle consigliere e consiglieri territoriali e regionali di parità.
Risultato
La certificazione della parità di genere, misura del PNRR a titolarità del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, realizzata in collaborazione con Unioncamere in qualità di soggetto attuatore.
E’ l’attestazione che viene riconosciuta ai datori di lavoro che abbiano attuato politiche e misure concrete per ridurre il divario tra uomini e donne e favorire l’empowerment femminile a livello aziendale, migliorando la possibilità per le donne di accedere al mercato del lavoro, di leadership e di armonizzazione dei tempi vita.
La certificazione avviene su base volontaria e su richiesta dell’impresa. Al rilascio della certificazione provvedono gli organismi di certificazione accreditati che operano sulla base della prassi UNI/PdR 125:2022.
Norma
DECRETO 29 aprile 2022
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE PARI OPPORTUNITA’
Parità di genere
Problema
Strumenti a sostegno dell’empowerment femminile nel mondo del lavoro – contributi per piccole e micro imprese
Risultato
Con l’avviso pubblico, sono definiti i criteri e le modalità per la concessione di contributi alle PMI per i servizi di assistenza tecnica e accompagnamento, forniti sotto forma di tutoraggio e per i servizi di certificazione della parità di genere.
Obiettivo della misura, che ha una dotazione complessiva di 10 milioni di euro, 8 dei quali destinati al supporto alle PMI, è accompagnare e incentivare le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il divario di genere e, in linea con quanto previsto dalla Strategia nazionale per la parità di genere, contribuire a raggiungere entro il 2026 l’incremento di 5 punti nella classifica dell’Indice sull’uguaglianza di genere elaborato dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE) che attualmente vede l’Italia al 13esimo posto nella classifica dei Paesi UE. Con l’avviso pubblicato, viene messa a disposizione una prima tranche di 4 milioni di euro.
Al fine di promuovere l’adozione della certificazione da parte delle imprese, il Sistema prevede un principio di premialità che si realizza con l’introduzione di meccanismi di incentivazione. Nello specifico, alle aziende private in possesso della certificazione è concesso:
un esonero dal versamento di una percentuale (non superiore all’1% e nel limite massimo di 50.000 euro annui per ciascuna impresa) dei complessivi contributi previdenziali;
un punteggio premiale per la valutazione di proposte progettuali da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti;
una diminuzione della garanzia prevista per la partecipazione alle procedure di gara di contratti pubblici. Le amministrazioni aggiudicatrici possono inoltre istituire sistemi premiali legati al possesso della certificazione di genere.
Norma
6 novembre 2023 – Pubblicazione avviso pubblico che definisce i criteri e le modalità per la concessione dei contributi alle micro, piccole e medie imprese per l’ottenimento della certificazione della parità di genere
Empowerment femminile
Problema
Strumenti a sostegno dell’empowerment femminile nel mondo del lavoro
Risultato
Codice di autodisciplina di imprese responsabili in favore della maternità, Strumento a sostegno dell’empowerment femminile nel mondo del lavoro.
Proposto alla libera determinazione delle imprese che vogliano attuare politiche in favore della maternità e a sostegno dei percorsi di carriera delle lavoratrici madri. Si tratta di uno strumento di moral suasion che affiancherà le misure per favorire l’ingresso e la permanenza delle donne nel mondo del lavoro, come l’introduzione del sistema della certificazione della parità di genere, con l’obiettivo di ridurre il fenomeno delle dimissioni per maternità, ancora diffuso, e di creare un clima culturale ed economico di collaborazione sulla maternità tra aziende e dipendenti.
Norma
7 Novembre 2023 Codice di autodisciplina di imprese responsabili in favore della maternità
Osservatorio sul fenomeno della violenza nei confronti delle donne
Problema
Violenza di genere, mancanza di un coordinamento e verifica delle azioni per contrastarla
Risultato
Costituzione dell’Osservatorio sul fenomeno della violenza nei confronti delle donne e sulla violenza domestica (22A02862) (GU Serie Generale n.111 del 13-05-2022), istituito presso il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’Osservatorio si articola in tre organismi: il Presidente, l’Assemblea e il Comitato tecnico-scientifico. L’Assemblea è composta, tra gli altri, da tre componenti designati dalle Organizzazioni datoriali maggiormente rappresentative su scala nazionale, CNA è stata invitata dal Ministro a farne parte.
Norma
DECRETO 12 aprile 2022
Osservatorio nazionale per l’integrazione delle politiche per la parità di genere
Problema
Mancanza di un coordinamento e verifica delle azioni volte a favorire la parità di genere e il lavoro femminile
Risultato
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro per le pari opportunità e la famiglia del 22 febbraio 2022, con il quale viene istituito, presso il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, l’Osservatorio nazionale per l’integrazione delle politiche per la parità di genere, che ha funzioni di monitoraggio, analisi, studio e proposta dei possibili strumenti per la definizione e l’attuazione del Piano strategico nazionale per la parità di genere, valutandone l’impatto al fine di migliorarne l’efficacia e integrarne gli strumenti.
L’Osservatorio si articola in tre organismi: il Presidente, l’Assemblea e il Comitato tecnico-scientifico. L’Assemblea è composta, tra gli altri, da tre componenti designati dalle Organizzazioni datoriali maggiormente rappresentative su scala nazionale, CNA è stata invitata dal Ministro a farne parte.
Norma
DPCM 22/02/2022, Istituzione dell’Osservatorio nazionale per l’integrazione delle politiche per la parità di genere
Decreto conciliazione vita e lavoro
Problema
Dare esecuzione ai dettami della Direttiva europea sugli standard di qualità della vita lavorativa dei lavoratori genitori
Risultato
Il provvedimento attua le linea guida previste dall’Unione Europea e, più precisamente, la direttiva (UE) 2019/1158, relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza (che abroga la precedente direttiva 2010/18/UE del Consiglio).
La finalità della normativa europea, ripresa dall’ordinamento nazionale, è quella di promuovere tra gli Stati membri un miglior bilanciamento tra i tempi della vita lavorativa e quelli dedicati alla vita familiare. Una conciliazione che deve riguardare tutti i lavoratori che abbiano compiti di cura, uomini e donne, in un’ottica di equa condivisione delle responsabilità.
Il Decreto entra in vigore a tutti gli effetti dal 13 agosto 2022, 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Vediamo insieme, per punti, tutte le tutele per i lavoratori, nonché i diritti e i doveri previsti dal Decreto conciliazione vita lavoro.
Nel testo voluto dal Ministero del Lavoro in attuazione delle direttive UE è stato esteso il diritto all’indennità di maternità in favore rispettivamente delle lavoratrici autonome e delle libere professioniste, anche per gli eventuali periodi di astensione anticipati per gravidanza a rischio.
Norma
Decreto Legislativo 30 giugno 2022, n. 105 pubblicato nella GU Serie Generale n.176 del 29-07-2022.
Fondo a sostegno del Venture capital
Problema
Rifinanziamento Fondo a sostegno del Venture capital per sostenere progetti di imprenditoria femminile ad elevata innovazione tecnologica
Risultato
La legge di bilancio 2021 ha rifinanziato per 3 milioni di euro per l’anno 2021 il Fondo a sostegno del Venture capital – istituito dalla Legge di bilancio 2019 (articolo 1, comma 209, legge n. 145/2018) al fine di sostenere progetti di imprenditoria femminile ad elevata innovazione tecnologica o a contenuto di
innovazione tecnologica. Si tratta di progetti che prevedono il rientro dell’investimento solo nel lungo periodo, realizzati entro i confini del territorio nazionale da società il cui capitale è detenuto in maggioranza
da donne (L. n. 178/2020, art. 1, co.107-108).
In attuazione, è stato adottato il Decreto ministeriale 27 dicembre 2021, il quale ha disposto che il Ministero dello sviluppo economico utilizzi le risorse stanziate dalla legge di bilancio per sottoscrivere ulteriori quote del Fondo di co-investimento MISE – gestito da CDP Venture Capital S.p.A., società di gestione del risparmio (SGR) – le cui relative risorse sono riservate a investimenti nel capitale di rischio di imprese femminili che realizzano i progetti imprenditoriali.
Ai fini dell’intervento, le imprese femminili non devono essere quotate in mercati regolamentati e devono trovarsi nella fase di sperimentazione (seed financing), di costituzione (start-up financing), di avvio dell’attività (early-stage financing) o di sviluppo del prodotto (expansion, scale up financing).
Norma
Legge di bilancio 2021
Fondo per l’imprenditoria femminile presentazione domande
Problema
Come accedere al fondo
Risultato
Modalità e termini per la presentazione delle domande
Norma
Decreto direttoriale 30 marzo 2022
PNRR
Problema
Aumento dotazione fondo per l’imprenditoria femminile
Risultato
PNRR. Creazione di imprese femminili. Disposizioni per il sostegno finanziario a valere sulle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) degli interventi previsti dall’investimento 1.2 “Creazione di imprese femminili” del medesimo Piano.
Il decreto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 26 del 1° febbraio 2022.
Con questo decreto si sono aggiunti 160 milioni di euro provenienti dall’investimento 1.2 «Creazione di imprese femminili», previsto nell’ambito della Missione 5 «Inclusione e coesione», Componente 1 «Politiche per l’occupazione» del PNRR.
Norma
Decreto interministeriale 24 novembre 2021 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 26 del 1° febbraio 2022
Fondo per l’imprenditoria femminile
Problema
Come accedere al fondo e ripartizione risorse per l’imprenditoria femminile
Risultato
Modalità d’intervento del “Fondo impresa femminile” e ripartizione delle relative risorse finanziarie.
Il decreto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 296 del 14 dicembre 2021.
Norma
Decreto interministeriale 30 settembre 2021
Fondo per l’imprenditoria femminile
Problema
Supporto e incentivi per l’imprenditoria femminile
Risultato
Istituzione del Fondo per l’imprenditoria femminile
Il Fondo impresa femminile è l’incentivo del Ministero dello sviluppo economico che sostiene la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese guidate da donne attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
Il Fondo sostiene le imprese femminili di qualsiasi dimensione, già costituite o di nuova costituzione, con sede in tutte le regioni italiane.
Anche le persone fisiche possono presentare domanda di finanziamento, con l’impegno di costituire una nuova impresa dopo l’eventuale ammissione alle agevolazioni.
La misura si rivolge a quattro tipologie di imprese femminili:
- cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne socie
- società di capitale con quote e componenti degli organi di amministrazione per almeno i due terzi di donne
- imprese individuali con titolare donna
- lavoratrici autonome con partita IVA
Dotazione: 40 milioni di euro stanziati dalla legge di bilancio 2021. 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022
Norma
Articolo 1, commi da 97 a 103, della legge n. 178 del 30 dicembre 2020 (Legge di bilancio per il 2021)
Family Act
Problema
Sostegno al lavoro femminile, alla conciliazione e alla famiglia
Risultato
Il cosiddetto “Family Act” avente ad oggetto il sostegno all’occupazione femminile, la promozione della natalità, l’incentivazione delle attività educative dei figli e il sostegno ai giovani per il raggiungimento dell’autonomia finanziaria.
La delega prevede un riordino dei congedi parentali, di paternità e maternità; a titolo esemplificativo, tra le varie misure, si cita la possibilità di usufruire di un permesso retribuito di durata non inferiore alle 5 ore annuali, per ogni figlio, al fine di permettere ai genitori lavoratori di partecipare ai colloqui scolastici. Inoltre, è prevista una razionalizzare del sistema dei benefìci fiscali relativi ai figli a carico, introducendo agevolazioni relative alle spese per l’educazione formale (ad esempio, i libri e i beni informatici) e non formale (come le attività sportive o i corsi di lingua o partecipazione a mostre, spettacoli teatrali e così via).
Tra le varie agevolazioni fiscali, degne di nota sono quelle relative agli incentivi per il lavoro femminile:
Entro due anni occorre procedere al riordino e al rafforzamento delle misure finalizzate a incentivare il lavoro delle donne, garantendo loro la possibilità di conciliare i tempi della vita con quelli del lavoro.
Occorre incentivare i datori, che attraverso la contrattazione collettiva, prevedono forme di lavoro flessibile, anche se ai lavoratori deve essere data sempre la possibilità di chiedere il ripristino delle condizioni iniziali.
Sgravi contributivi e agevolazioni varie per sostituzioni di maternità e il rientro delle stesse al lavoro dopo la maternità. Si prevede inoltre il rifinanziamento del Fondo per incentivare la contrattazione collettiva di secondo livello per promuovere la conciliazione di vita e lavoro e si vuole riservare una quota del Fondo per le piccole imprese al sostegno delle nuove imprese femminili nei primi due anni di attività.
Norma
Legge 7 aprile 2022, n. 32 recante “Deleghe al Governo per il sostegno e la valorizzazione della famiglia” FAMILY ACT
Congedi parentali indennità
Problema
Covid e problematiche di conciliazione
Risultato
Covid – dal decreto fiscale congedi parentali e riconoscimento di una indennità anche per gli autonomi. E in caso di sospensione dell’attività didattica, quarantena o infezione Covid dei figli studenti, possibilità per i genitori lavoratori dipendenti e/o autonomi, di avvalersi di appositi congedi parentali, sempre sino al 31 dicembre 2021. Lo prevede il Decreto fiscale pubblicato il 21 ottobre 2021 agli articoli 8 e 9, colmando un buco che si era prodotto proprio con la scadenza dei termini del decreto Cura Italia.
Norma
DECRETO-LEGGE 21 ottobre 2021, n. 146 agli art. 8 e 9
Reddito di libertà per donne vittime di violenza
Problema
Sostenerne l’autonomia” economica per le donne vittime di violenza. Rifinanziamento
Risultato
Reddito di Libertà 2022: nuove Risorse e modalità operative.
Il Reddito di Libertà è riconosciuto in favore delle donne vittime di violenza, senza figli o con figli minori, seguite “dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, al fine di contribuire a sostenerne l’autonomia” economica.
Tale misura è stata istituita con il Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34 (cosiddetto Decreto Rilancio, poi convertito nella Legge 17 luglio 2020, n. 77). Con il Decreto del Presidente del Consiglio Dei Ministri 17 dicembre 2020 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n.172 del 20 luglio 2021, il Governo ha stanziato 3.000.000 di euro per l’anno 2020 per istituire il “Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza”. A erogare i fondi sono le Regioni a seconda del numero di abitanti femminili, così come stabilito nell’ambito della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, ovvero nella seduta 178/CU del 17 dicembre 2020.
Con il Messaggio n° 1053 del 07-03-2022 l’INPS ha precisato che le risorse, fornite dallo Stato a Regione o Provincia autonoma, possono essere ulteriormente incrementati dalla Regione e dalla Provincia autonoma stesse. Le istruzioni operative riguardo a questo rifinanziamento sono arrivate con il Messaggio n° 2453 del 16-06-2022 che ha ribadito che le risorse proprie vanno trasferite direttamente all’INPS previa apposita istanza di aumento del budget. Infine, con la Legge di Bilancio 2022 il Reddito di Libertà è stato rifinanziato rimpinguando il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità. Il fondo è stato incrementato di 6 milioni di euro annui a decorrere dal 2022.
Con il DPCM del 1° giugno 2022 sono stati definiti i criteri per la ripartizione delle risorse complessive, pari a circa 9 milioni di euro, come chiarito nel Messaggio INPS 13 settembre 2022, n. 3363.
Norma
L. 234/2021 (legge di bilancio 2022) e Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1° giugno 2022
Sostegno alla famiglia
Problema
Sostegno alla famiglia anche per i lavoratori autonomi. Combattere la denatalità
Risultato
ASSEGNO UNICO FAMILIARE
L’Assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili. L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di ISEE valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.
L’Assegno è definito unico, poiché è finalizzato alla semplificazione e al contestuale potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, e universale in quanto viene garantito in misura minima a TUTTE le famiglie (a prescindere dalla tipologia di lavoro esercitata dai genitori) con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di euro 40mila
Norma
D.lgs. n. 230-2021 pubblicato in Gazzetta il 30.12.2021
Sostegno alla famiglia
Problema
Sostegno alla famiglia anche per i lavoratori autonomi. Combattere la denatalità
Risultato
L’assegno temporaneo è una prestazione transitoria, prevista dal 1° luglio al 28 febbraio 2022, destinata alle famiglie in possesso dei requisiti previsti dalla legge per ogni figlio minore di 18 anni, inclusi i figli minori adottati e in affido preadottivo.
La misura, finalizzata a dare un sostegno immediato alla genitorialità e alla natalità, è stata adottata come misura “ponte” in attesa dell’attuazione dell’assegno unico e universale.
L’assegno temporaneo è destinato alle famiglie escluse dagli assegni familiari, percepiti dai lavoratori dipendenti, con i seguenti requisiti:
- essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;
- essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- essere domiciliato e residente in Italia e avere i figli a carico sino al compimento del diciottesimo anno d’eta’;
- essere residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.
- ISEE non superiore ai 50.000 euro
Assegno temporaneo figli minori è riconosciuto mensilmente a coloro che non abbiano diritto agli ANF, in particolare:
Lavoratori autonomi;
Disoccupati;
Coltivatori diretti, coloni e mezzadri;
Titolari di pensione da lavoro autonomo;
Nuclei familiari privi di uno o più requisiti per godere degli ANF.
Norma
Decreto legge 8 giugno 2021 n. 79
Opzione Donna
Problema
Pensione donne. Estesa la possibilità di optare per il regime speciale.
Risultato
Viene estesa la possibilità di optare per il regime sperimentale denominato “opzione donna” in favore delle lavoratrici che maturano i requisiti anagrafici e contributivi previsti per tale istituto (35 anni di anzianità contributiva e un’età anagrafica minima pari a 58 anni per le lavoratrici dipendenti e a 59 per le lavoratrici autonome) entro il 31/12/2021, con domanda da presentare entro il 28/02/2022.
Norma
L. 234/2021 (legge di bilancio 2022), art. 1, comma 94
Maternità
Problema
Maternità aumento dei diritti e tutele per le lavoratrici autonome: commercianti, artigiane, libere professioniste.
Pari opportunità e uguaglianza in famiglia: congedo di paternità obbligatorio
Risultato
Commercianti, artigiane, collaboratrici e libere professioniste (in tal caso, però, la tutela non è gestita dall’ Inps, ma dalle relative casse di previdenza) hanno diritto a tre mesi in più di indennità di maternità per gli eventi decorrenti o conclusi dal 1° gennaio 2022. Idem per i lavoratori autonomi, nelle ipotesi in cui hanno diritto alla tutela di paternità. Innanzitutto, c’ è l’introduzione di una misura a sostegno delle lavoratrici autonome: se nell’ anno precedente l’ inizio del periodo di maternità hanno dichiarato un reddito inferiore a 8.145 euro, l’indennità di maternità è riconosciuta per ulteriori tre mesi dalla fine del periodo di maternità. Nello specifico sono interessate le «lavoratrici di cui agli artt. 64, 66 e 70 del Tu delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, approvato dal dlgs n. 151/2001. In secondo luogo, la legge di bilancio del 2022 rende strutturale la misura del congedo obbligatorio di paternità, introdotto in via sperimentale dalla legge Fornero (art. 4, comma 24, lett. a, della n. 92/2012), confermando i 10 giorni già previsti per il 2021, nonché la possibilità, per il padre lavoratore dipendente, di astenersi per un ulteriore giorno in sostituzione della madre.
La misura vale anche in caso di adozione o affidamento. |
Norma
Le novità sono state introdotte dalla legge n. 234/2021 art. 1, comma 239 (legge di bilancio 2022) e illustrate dall’ Inps con circolare n. 1/2022
Pensioni donne
Problema
Pensioni donne
Risultato
Proroga di “opzione donna”.
Norma
L. n. 178/2020
L. di bilancio 2021
Conciliazione – Caregiver
Problema
Conciliazione – Caregiver
Risultato
Sono stati incrementati il Fondo dedicato ai Caregiver, e il Fondo Dopo di noi.
Norma
L. n. 178/2020
L. di bilancio 2021
Sostegno disabilità
Problema
Sostegno disabilita’
Risultato
Istituzione, di un fondo a carattere strutturale denominato “Fondo per la disabilità e la non autosufficienza”, con una dotazione di 29 milioni di euro per il 2020, di 200 milioni di euro per il 2021 e di 300 milioni di euro annui a decorrere dal 2022. Le risorse del Fondo sono indirizzate all’attuazione di interventi a favore della disabilità, finalizzati al riordino e alla sistematizzazione delle politiche di sostegno in materia.
Norma
L. n. 178/2020
L. di bilancio 2021
Fondo servizi alla famiglia
Problema
Fondo servizi alla famiglia
Risultato
La legge di bilancio 2020 ha istituito il “Fondo assegno universale e servizi alla famiglia”, nel quale, dal 2021, verranno trasferite le risorse dedicate all’erogazione dell’assegno di natalità (c.d. bonus bebè) e del Bonus asilo nido. Le ulteriori risorse del Fondo saranno indirizzate all’attuazione di interventi in materia di sostegno e valorizzazione della famiglia nonché al riordino e alla sistematizzazione delle politiche di sostegno alle famiglie con figli.
Norma
L. n. 178/2020
L. di bilancio 2021
Parità salariale
Problema
Parità salariale
Risultato
nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali è istituito il Fondo per il sostegno della parità salariale di genere, con una dotazione di 2 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2022, destinato alla copertura finanziaria, nei limiti della predetta dotazione, di interventi finalizzati al sostegno e al del valore sociale ed economico della parità salariale di genere e delle pari opportunità sui luoghi di lavoro”;
Norma
L. n. 178/2020
L. di bilancio 2021
Tavolo di confronto imprenditoria femminile
Problema
Tavolo di confronto imprenditoria femminile
Risultato
Istituito presso il MiSE il “Comitato Impresa Donna” con il compito di:
– attualizzare le linee di indirizzo per l’utilizzo delle risorse del Fondo,
– formulare raccomandazioni relative allo stato della legislazione e dell’azione amministrativa, nazionale e regionale, in materia di imprenditorialità femminile e più in generale sui temi della presenza femminile nell’impresa e nell’economia;
– contribuire alla redazione di una relazione annuale e condurre analisi economiche, statistiche e giuridiche relative alla questione di genere nell’impresa.
Con decreto del MiSE, di concerto con il Ministro per le pari opportunità e la famiglia, sono stabilite la composizione e le modalità di nomina del Comitato.
Norma
L. n. 178/2020
L. di bilancio 2021
Fondo a sostegno imprenditoria femminile
Problema
Fondo a sostegno imprenditoria femminile
Risultato
Istituzione del Fondo a sostegno dell’impresa femminile con una dotazione di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022 destinato a promuovere e sostenere l’imprenditoria femminile.
Norma
L. n. 178/2020
L. di bilancio 2021
Fondo pari opportunità – violenza donne
Problema
Fondo pari opportunità – violenza donne
Risultato
Incremento di 1 milione di euro per il 2021 e il 2022 del Fondo pari opportunità della Presidenza del Consiglio volto a favorire percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di povertà.
Norma
L. n. 178/2020
L. di bilancio 2021
Fondo per le politiche della famiglia
Problema
Fondo per le politiche della famiglia
Risultato
Implementazione del Fondo per le politiche della famiglia di 50 milioni di euro da spendere nel 2021 per attuare misure organizzative che favoriscano le madri che rientrano a lavoro dopo il parto.
Norma
L. n. 178/2020
L. di bilancio 2021
Lavoro femminile
Problema
Lavoro femminile
Risultato
Esonero contributivo per le assunzioni di lavoratrici donne effettuate nel biennio 2021-2022, riconosciuto nella misura del 100 % nel limite massimo di importo pari a 6.000 euro annui. L’agevolazione è prevista in via sperimentale nel biennio 2021-22 e dovrà essere autorizzata dalla Commissione europea.
Norma
L. n. 178/2020
L. di bilancio 2021
Conciliazione
Problema
Conciliazione
Risultato
Delega il Governo ad adottare entro il 30 novembre 2020 un decreto legislativo che introduca l’assegno unico universale, strumento che dovrà raccogliere e riordinare le numerose misure a sostegno delle famiglie con figli.
L’obiettivo è di sostenere la genitorialità, la funzione educativa e sociale delle famiglie e favorire la conciliazione della vita familiare con quella lavorativa, soprattutto per le donne. Sono stati individuati quindi quattro principi base imprescindibili per la stesura delle future normative:
• i benefici economici per le famiglie con figli devono essere attribuiti secondo criteri di progressività dati dall’ISEE (indicatore della situazione economica equivalente);
• deve esser promossa la parità di genere all’interno della famiglia, incentivando il lavoro femminile anche attraverso il lavoro agile;
• affermare il valore sociale di attività educative e di apprendimento dei figli, incentivandole tramite sgravi fiscali quali detrazioni, deduzioni o erogazioni dirette a tale scopo;
• aumentare la conoscenza delle famiglie di questi strumenti per poterne usufruire.
Norma
DDL “FAMILY ACT”