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Risultati
Professione Guide Turistiche – Nuove regole
Problema
Abusivismo e nessuna chiarezza legislativa
Risultato
Standardizzazione attività su tutto il territorio italiano e contrasto all’abusivismo.
Principali novità:
- Esame nazionale di abilitazione alla professione
- Elenco nazionale delle Guide Turistiche tenuto dal Ministero del Turismo
- Codice ATECO ad hoc
- Sanzioni per gli abusivi
- Stop a copertura assicurativa obbligatoria
Norma
Legge 190 dicembre 2023
Regolamento attuativo art. 17bis legge 56/2024
Concordato preventivo
Problema
Concordato preventivo biennale per autonomi e Partite IVA
Risultato
Concordato preventivo biennale (CPB) riservato alle Partite IVA e alle imprese di dimensioni minori (articolo 17). A darne attuazione è stato il decreto legislativo approvato in Consiglio dei Ministri il 3 novembre 2023.
Il concordato biennale prevede la pattuizione anticipata dell’importo delle tasse da pagare, con il vantaggio di due anni senza controlli associato al regime premiale riservato ai piccoli soggetti ISA e agli autonomi.
Il concordato preventivo biennale è un accordo fiscale siglato tra lo Stato e il contribuente, esplicitato tramite una proposta da parte dell’Agenzia delle Entrate alle piccole Partite IVA (sia quelle che applicano gli ISA sia quelle in regime forfettario), la cui pattuizione ha un durata di due anni fiscali.
L’oggetto dell’accordo è la definizione di un fatturato fisso (ricavi o compensi) su cui pagare le tasse nel successivo biennio, stimato dall’Amministrazione finanziaria in base alle informazioni fiscali e tributarie in suo possesso.
Per quanto riguarda la platea di beneficiari, possono accedervi titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo residenti in Italia, con un indice di affidabilità fiscale pari a punteggio di almeno 8 punti e senza debiti fiscali oltre i 5mila euro, con le ultime tre dichiarazioni dei redditi presentate regolarmente.
Il concordato preventivo è volontario ma irrevocabile: se il contribuente sceglie di aderirvi, impegnandosi a dichiarare nei due anni successivi l’importo proposto, non può cambiare più idea. Se quindi nel successivo biennio incassa meno dovrà comunque pagare le tasse concordate. Di contro, se fattura di più pagherà solo quanto concordato.
Dopo il primo biennio di concordato, il Fisco può formulare una nuova proposta, alla quale si può aderire o che si può declinare.
Norma
Legge delega per la riforma fiscale (pubblicata in Gazzetta Ufficiale come Legge 111/2023 del 9 agosto) e DL 3 novembre 2023
ISCRO
Problema
la Legge di Bilancio 2024 rende strutturale l’ISCRO (Indennità di continuità reddituale e operativa per iscritti alla Gestione separata INPS)
Risultato
Dopo tre anni di sperimentazione, il bonus ISCRO diventa un ammortizzatore sociale permanente, una sorta di cassa integrazione o indennità integrativa di sei mesi, per un importo che va da 250 a 800 euro, ma che è soggetto a rivalutazione per adeguamento all’inflazione.
Per finanziarla è confermato anche il versamento dello 0,51% aggiuntivo all’aliquota INPS che versano i professionisti in Gestione Separata (in tutto si paga il 26,07%).
La Manovra 2024, all’articolo 31 (Indennità di discontinuità reddituale – ISCRO), riserva il sussidio alle persone che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo e modifica in parte requisiti e condizioni di accesso.
Misura riservata ad autonomi con forti cali di fatturato che rientrano entro i 12mila euro di reddito e rispettano una serie di altre condizioni.
Nel 2024 gli importi aumentano per via della rivalutazione all’inflazione e cambiano anche in minima parte i requisiti di reddito volti ad estenderne la platea, ma sostanzialmente il meccanismo di richiesta e fruizione resta analogo.
- Nella norma originaria del 2021 (valevole fino al 2023), serviva avere la partita IVA attiva da almeno quattro anni, un reddito da lavoro autonomo inferiore a 8.972,04 euro nell’anno precedente e cali di fatturato nell’ultimo anno pari almeno al50% della media degli ultimi tre.
- Dal 2024 cambiano i seguenti requisiti:
– la soglia di reddito nell’anno precedente sale a 12mila euro (annualmente rivalutati sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto all’anno precedente alla domanda);
– il fatturato dell’anno precedente alla domanda deve risultare inferiore al 70% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei due anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda;
– bisogna essere titolari di partita IVA da almeno 3 anni per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso.
Norma
Legge di Bilancio 2024 – articolo 31
Decreto alluvione
Problema
Alluvione. Tra i beneficiari degli incentivi anche i professionisti
Risultato
Fra le misure del Decreto Alluvione a sostegno delle popolazioni colpite dall’ondata di maltempo in Emilia Romagna e nelle altre Regioni del Centro Italia in stato di emergenza, c’è un’indennità una tantum a favore di lavoratori autonomi, liberi professionisti e collaboratori coordinati e continuativi che va da 500 euro per ogni 15 giorni di sospensione attività causa alluvione, fino a massimo di 3mila euro.
Norma
D.L. 61/2023 – Decreto Alluvioni
Incentivi
Problema
Equiparazione tra imprese e professionisti ai fini dell’accesso agli incentivi
Risultato
L’equiparazione tra imprese e Professionisti è un concetto affermato più volte in contesti europei. Come CNA Pofessioni da sempre richiesta al legislatore Italiano, per questo per noi è un risultato storico, anche se non ancora completo.
Nel provvedimento viene riportato infatti il principio secondo cui la qualifica di professionista “non osta alla possibilità di usufruire di specifiche misure incentivanti ove ne ricorrano i presupposti e ove previsto”.
Norma
Legge Delega al governo in materia di revisione del sistema degli incentivi.
legge 160/2023, pubblicata nella Gazzetta ufficiale n. 267 del 15 novembre
Equo compenso
Problema
Equo compenso per i professionisti di cui alla legge 4/2013
Risultato
Dopo anni di richieste è stato stabilito il principio dell’ equo compenso delle prestazioni professionali comprendendo anche i professionisti di cui alla legge 4/2013. Da sempre CNA Professioni si è battuta ritenendo l’equo compenso un diritto per tutti i professionisti, ordinisti e non.
Una legge attesa da anni che costituisce sicuramente un primo passo nella direzione di tutelare la qualità e la quantità del lavoro svolto.
Il testo introduce una serie di regole e standard minimi a cui alcune aziende e le pubbliche amministrazioni dovranno attenersi, con l’obiettivo di garantire una retribuzione adeguata a chi svolge per loro un lavoro di tipo intellettuale.
Le nuove regole dovranno essere rispettate dalle pubbliche amministrazioni (anche attraverso le loro società partecipate) e dalle aziende private, ma non tutte: le categorie comprese sono le banche, le assicurazioni e le imprese con più di 50 dipendenti o ricavi annuali superiori ai 10 milioni di euro.
Adesso è atteso il decreto attuativo, che per le professioni di cui alla legge 4/2013 consiste in un provvedimento del dicastero delle Imprese e del Made in Italy che dovrà stabilire i parametri per l’equo compenso. Secondo la legge 49/2023 il decreto a firma ministeriale ha infatti l’obiettivo di stabilire un “tariffario” costituito da una serie di tabelle, che tenga conto delle diversità esistenti tra le attività esercitate dai professionisti senza albo.
Norma
Legge , n. 49 del 21 aprile 2023
Equo compenso
Problema
Mancanza di tutele e parametri per un compenso equo per le prestazioni professionali, in particolar modo nei confronti dei committenti forti quali pubbliche amministrazioni e grandi aziende
Risultato
Approvazione della Legge in materia di equo compenso. Il testo introduce una serie di regole e standard minimi a cui alcune aziende e le pubbliche amministrazioni dovranno attenersi, con l’obiettivo di garantire una retribuzione adeguata a chi svolge per loro un lavoro di tipo intellettuale. In tale legge sono comprese le professioni non organizzate di cui alla Legge 4/2013.
Norma
Legge 21 aprile 2023 n. 49 (entrata in vigore 20/05/2023)
IRAP
Problema
Si dà finalmente attuazione allo spirito dell’imposta che, come sottolineato da tempo dalla CNA, non si sarebbe dovuta applicare ai soggetti privi di autonoma organizzazione.
Risultato
Disposta per l’anno d’imposta 2022 l’esclusione da IRAP per le persone fisiche, esercenti attività commerciali, arti e professioni. Restano assoggettate ad IRAP le società di capitali, le società di persone e gli enti non commerciali. Per questi ultimi è confermata l’applicazione della franchigia dall’imposizione. Istituito uno specifico fondo nello stato di previsione del MEF, con dotazione annua di circa 192 milioni di euro, per compensare le regioni e le province autonome delle conseguenti minori entrate fiscali.
Norma
L. 234/2021 (legge bilancio 2022) articolo 1, commi 8-9
Sostegno maternità
Problema
Sostegno al lavoro autonomo. Maternità aumento dei diritti e tutele per le lavoratrici autonome: commercianti, artigiane, libere professioniste
Risultato
Alle lavoratrici iscritte alla gestione separata non iscritte ad altre forme obbligatorie, alle lavoratrici autonome e alle imprenditrici agricole, nonché alle libere professioniste viene riconosciuta l’indennità di maternità per ulteriori tre mesi a seguire dalla fine del periodo di maternità. Ciò a condizione che dette lavoratrici abbiano dichiarato, nell’anno precedente l’inizio del periodo di maternità, un reddito inferiore a 8.145 euro, incrementato del 100% dell’aumento derivante dalla variazione annuale dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e impiegati.
Norma
L. 234/2021, art. 1, comma 239
Bonus Internet
Problema
Contributo per la connettività e innovazione per professionisti.
Risultato
Bonus internet. Piano voucher connettività fase due: per interventi di sostegno alla domanda di connettività delle micro, piccole e medie imprese. Il voucher per la connettività ora si rivolge anche ai professionisti, ordinistici e della legge 4/2013, presenti su tutto il territorio nazionale. il decreto 27 aprile 2022 che estende la platea dei beneficiari del voucher: oltre alle imprese di dimensione micro, piccole e medie, ora anche le persone fisiche titolari di partita IVA che esercitano, in proprio o in forma associata, una professione potranno richiedere il bonus. Inoltre il decreto rimodula le risorse destinate alle diverse tipologie di bonus, aumentando lo stanziamento a favore dei voucher con le caratteristiche di connettività più elevate.
Il Voucher connettività, è un’agevolazione erogata dallo Stato per migliorare la connessione a internet, favorire la diffusione della banda larga in Italia e potenziare l’accesso veloce ai servizi digitali. È destinato a famiglie, professionisti e imprese e serve a pagare abbonamenti a internet ultraveloce.
La misura prevede un contributo, da un minimo di 300 euro ad un massimo di 2.500 euro, per servizi di connettività a banda ultralarga e potrà essere richiesto direttamente agli operatori di telecomunicazioni che si sono accreditati sul portale dedicato all’incentivo. Per l’erogazione del voucher e l’attivazione dei servizi, i beneficiari dovranno utilizzare i consueti canali di vendita degli operatori.
Norma
DECRETO 27 aprile 2022, che modifica il decreto 23 dicembre 2021
Sostegno alla famiglia
Problema
Sostegno alla famiglia anche per i lavoratori autonomi. Combattere la denatalità
Risultato
L’assegno temporaneo è una prestazione transitoria, prevista dal 1° luglio al 28 febbraio 2022, destinata alle famiglie in possesso dei requisiti previsti dalla legge per ogni figlio minore di 18 anni, inclusi i figli minori adottati e in affido preadottivo.
La misura, finalizzata a dare un sostegno immediato alla genitorialità e alla natalità, è stata adottata come misura “ponte” in attesa dell’attuazione dell’assegno unico e universale.
L’assegno temporaneo è destinato alle famiglie escluse dagli assegni familiari, percepiti dai lavoratori dipendenti, con i seguenti requisiti:
- essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;
- essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- essere domiciliato e residente in Italia e avere i figli a carico sino al compimento del diciottesimo anno di età;
- essere residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.
- ISEE non superiore ai 50.000 euro
L’ Assegno temporaneo figli minori è riconosciuto mensilmente a coloro che non abbiano diritto agli ANF, in particolare:
- Lavoratori autonomi;
- Disoccupati;
- Coltivatori diretti, coloni e mezzadri;
- Titolari di pensione da lavoro autonomo;
- Nuclei familiari privi di uno o più requisiti per godere degli ANF.
Norma
Decreto legge 8 giugno 2021 n. 79
Assegno Unico
Problema
Sostegno alla famiglia anche per i lavoratori autonomi. Combattere la denatalità.
Risultato
L’Assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili. L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di ISEE valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.
L’Assegno è definito unico, poiché è finalizzato alla semplificazione e al contestuale potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, e universale in quanto viene garantito in misura minima a TUTTE le famiglie (a prescindere dalla tipologia di lavoro esercitata dai genitori) con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di euro 40mila.
Norma
D.lgs. n. 230-2021 pubblicato in Gazzetta il 30.12.2021
Indennità e conciliazione
Problema
Covid e problematiche di conciliazione
Risultato
Covid, dal decreto fiscale congedi parentali e riconoscimento di una indennita’ anche per gli autonomi. E in caso di sospensione dell’attività didattica, quarantena o infezione Covid dei figli studenti, possibilità per i genitori lavoratori dipendenti e/o autonomi, di avvalersi di appositi congedi parentali, sempre sino al 31 dicembre 2021. Lo prevede il Decreto fiscale pubblicato il 21 ottobre 2021 agli articoli 8 e 9, colmando un buco che si era prodotto proprio con la scadenza dei termini del decreto Cura Italia.
Norma
DECRETO-LEGGE 21 ottobre 2021, n. 146 agli art. 8 e 9
Indennità una tantum
Problema
Aiuti/indennità
Risultato
Indennità una tantum per lavoratori e pensionati, volta a ristorare i beneficiari dalla significativa perdita di potere d’acquisto derivante dai rincari e dinamiche inflazionistiche in essere.
Tra i lavoratori interessati da tali indennità una tantum, all’art. 33 del “Decreto Aiuti” sono ricompresi i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS (artigiani, commercianti, CD/CM e professionisti iscritti presso la Gestione separata), oltre ai professionisti iscritti alle casse di previdenza private (avvocati, medici, ecc.).
Norma
ex D.L. n. 50/2022 (200 euro) e D.L. n. 114/2022 (150 euro). Decreto Ministeriale 19 agosto 2022 e Circolare INPS 26 settembre 2022, n. 103
Decreto sostegni bis
Problema
Contributi covid
Risultato
Decreto Sostegni bis (D.L. n. 73/2021) recante misure urgenti per il sostegno alle imprese, al lavoro e alle professioni, per la liquidità, la salute e i servizi territoriali, connesse all’emergenza Covid-19. La misura prevede: un contributo a fondo perduto per le partite IVA con determinate classi di ricavi, che hanno subito un calo del fatturato di almeno il 30% tra il 2019 e il 2020; – un aiuto economico basato sul calo medio mensile del fatturato nel periodo compreso tra il primo aprile 2020 e il 31 marzo 2021. Possono chiedere il nuovo contributo a fondo perduto decreto sostegni bis soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, enti non commerciali e del terzo settore, senza limitazione del settore o vincolo di classificazione dell’attività commerciale.
Norma
Decreto Sostegni bis (D.L. n. 73/2021)
Mercato del Lavoro
Problema
Opportunità di mercato e lavoro
Risultato
Nasce il Portale del Reclutamento della Pubblica Amministrazione InPA. I cittadini e professionisti che intendono partecipare alle procedure concorsuali disponibili o inserire il proprio Curriculum Vitae per entrare all’interno del network di reclutamento della Pubblica Amministrazione, devono registrarsi al Portale Nazionale del Reclutamento. Con decreto legge n. 80/2021 (convertito con la legge n. 113 del 6 agosto 2021), sono possibili nuovi percorsi più veloci, trasparenti e rigorosi per selezionare i profili tecnici e gestionali necessari alla realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Il portale ha l’obiettivo di migliorare la qualità del reclutamento della Pubblica amministrazione attraverso un sistema innovativo digitale che semplifica e velocizza l’incontro tra domanda e offerta di lavoro pubblico. Un progetto rivoluzionario per la Pubblica Amministrazione.
Norma
Decreto legge n. 80/2021 (convertito con la legge n. 113 del 6 agosto 2021)
Programma GOL
Problema
Occupabilità e collocamento nel mercato
Risultato
Pubblicato in Gazzetta ufficiale del 27 dicembre 2021, n. 306, il Decreto 5 novembre 2021 del Ministro del lavoro per l’adozione, di concerto con il Ministro dell’economia, del Programma nazionale per la Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL). Le risorse complessive sono pari a 4,4 miliardi di euro, cui si aggiungono 600 milioni di euro per il rafforzamento dei Centri per l’impiego (di cui 400 già in essere e 200 aggiuntivi) e 600 milioni di euro per il rafforzamento del sistema duale. Sono inclusi anche i lavoratori autonomi che hanno cessato l’attività o con redditi bassi.
Norma
Decreto 5 novembre 2021
Ristori
Problema
Ristori professionisti settore turismo
Risultato
Ministero del Turismo 16/12/2021: Decreto assegnazione contributi destinati al ristoro per guide e accompagnatori turistici a seguito di istanza presentata in riscontro all’Avviso pubblico 20 ottobre 2021, prot. SG/114 e 29 novembre 2021 prot. 2398/2021.
Norma
Ministero del Turismo Decreto-di-assegnazione-3365-del-14.12.2021
ISCRO. Ammortizzatore sociale professionisti in gestione separata
Problema
ISCRO. Ammortizzatore sociale professionisti in gestione separata
Risultato
ISCRO: ammortizzatore sociale destinato ai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata nato per garantire una prospettiva e una continuità delle attività professionali più deboli. Il provvedimento previsto in legge di Bilancio è istituito in via sperimentale per il triennio 2021-2023 e riconosce un’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa erogata dall’Inps in caso di reddito da lavoro autonomo inferiore al 50% rispetto alla media degli ultimi tre anni e non superiore a 8.145 euro.
Norma
L. n. 178/2020
L. di bilancio 2021
Riduzuione contributi previdenziali
Problema
Riduzuione contributi
previdenziali
Risultato
La riduzione parziale contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti per il 2021 attraverso l’istituzione di un Fondo ad hoc
Norma
L. n. 178/2020
L. di bilancio 2021
Tavolo sul lavoro autonomo
Problema
Tavolo sul lavoro
autonomo
Risultato
Attivazione del tavolo sul lavoro autonomo istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali – previsto dall’art. 17 della legge n.81/2017.
Norma
L. n. 81/2017
Contributi a fondo perduto per alcuni codici ATECO
Problema
Contributi a fondo
perduto per alcuni
codici ATECO
Risultato
Contributi a fondo perduto: Nell’allegato 1 del dl Ristori sono inclusi una serie di codici Ateco che interessano direttamente i lavoratori autonomi e le partite IVA, tra cui: fotoreporter, guide turistiche e alpine, wedding planner, traduttori e interpreti. A questi si aggiungono anche i codici Ateco presenti nell’allegato 2 e nell’allegato 4, con altri beneficiari, fra cui: operatori olistici, tatuatori, ambulanti, agenti e rappresentanti del commercio.
Per accedere ai contributi bisogna rispettare due condizioni: l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 deve essere inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019; la partita IVA deve essere aperta prima del 25 ottobre 2020.
Tuttavia non è previsto nessun vincolo di fatturato per coloro che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019;
Norma
L. n. 176/2020
conversione
DD.LL. Ristori
Detassazione contributi e indennità
Problema
Detassazione contributi e indennità
Risultato
Detassati i sussidi per covid ai professionisti. I contributi e le indennità “di qualsiasi natura connessi all’emergenza epidemiologica da Covid-19, da chiunque erogati” ed “indipendentemente dalle modalità di fruizione e contabilizzazione” spettanti ai “soggetti esercenti impresa, arte, o professione”, nonché “ai lavoratori autonomi” saranno detassati, perciò non concorreranno alla “formazione di reddito imponibile”;
Norma
L. n. 176/2020
conversione
DD.LL. Ristori
Proroga versamenti da dichiarazione redditi per professionisti
Problema
Proroga versamenti da dichiarazione redditi per professionisti
Risultato
Proroga dei versamenti da dichiarazione dei redditi per partite Iva e professionisti che entro il 30 ottobre possono pagare il saldo 2019 e il primo acconto 2020. La proroga è applicata a quei soggetti che abbiano subìto una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% nel primo semestre dell’anno 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Norma
D.L. n. 104/2020
Agosto
Accesso a finanziamenti garantiti per professionisti
Problema
Accesso a finanziamenti garantiti per
professionisti
Risultato
Possibilità di richiedere un finanziamento con il sostegno del Fondo di garanzia per le imprese, i lavoratori autonomi e i liberi professionisti titolari di Partita IVA, la cui attività d’impresa è stata danneggiata dall’emergenza COVID-19.
Sono ammessi al Fondo con copertura al 100%, e senza procedura di valutazione da parte del medesimo, i nuovi finanziamenti di durata massima di 6 anni a favore di PMI e piccoli professionisti, per un importo massimo di 25.000 euro e comunque non superiore al 25% dei ricavi del beneficiario; il rimborso del capitale non decorre prima di 18 mesi dall’erogazione del prestito.
Norma
D.L. n. 23/2020
Liquidità
Mutui prima casa liberi professionisti
Problema
Mutui prima casa
liberi professionisti
Risultato
In occasione dell’emergenza sanitaria per l’epidemia da Covid-19 il Fondo solidarietà mutui “prima casa”, cd. Fondo Gasparrini, è stato rifinanziato con 400 milioni di euro e ne è stata ampliata la platea dei potenziali beneficiari, fino al 17 dicembre 2020:
-lavoratori che hanno subito una sospensione o una riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni (Cassa Integrazione o altri ammortizzatori sociali);
-lavoratori autonomi e liberi professionisti, inclusi artigiani e commercianti, (per un periodo di 9 mesi dall’entrata in vigore del Decreto legge n.18/2020) che hanno registrato in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020, ovvero nel minor periodo intercorrente tra la data dell’istanza e la predetta data, una riduzione del fatturato superiore al 33% rispetto a quanto fatturato nell’ultimo trimestre 2019 in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività, operata in attuazione delle disposizioni adottate dall’autorità competente per l’emergenza coronavirus.
-titolari di mutui per un importo massimo di 400.000 euro;
-titolari di mutui che fruiscono della garanzia del Fondo di cui all’articolo 1, comma 48, lettera c), della legge 27 dicembre 2013, n. 147. (Fondo di garanzia per i mutui prima casa).
Per l’accesso al Fondo non è stata richiesta la presentazione dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) ed è stato possibile farne richiesta anche per coloro che hanno in passato già beneficiato della sospensione del mutuo purché in regola con il pagamento delle rate degli ultimi 3 mesi.
In base al decreto legge 23/2020, e fino a 9 mesi dall’entrata in vigore dello stesso, l’accesso al Fondo è stato possibile anche per mutui contratti da meno di 12 mesi.
Norma
D.L. n. 18/2020
Cura Italia
art. 54
D.L. n. 23/2020
Liquidità
art. 12
Sospensione versamenti fiscali e contributivi ai professionisti
Problema
Sospensione
versamenti fiscali
e contributivi
ai professionisti
Risultato
Estensione al 30 maggio 2020 della sospensione dei versamenti fiscali e contributivi da parte delle imprese, autonomi e professionisti con ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro nel periodo di imposta precedente a quello in corso che hanno subito una diminuzione dei ricavi o dei compensi di almeno il 33 per cento nel mese di marzo 2020 rispetto allo stesso mese del precedente periodo d’imposta e nel mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese del precedente periodo d’imposta.
Norma
D.L. n. 23/2020
Liquidità
Indennità covid professionisti
Problema
Indennità covid
professionisti
Risultato
Indennità 1.000€ per autonomi, partite IVA, professionisti iscritti alla gestione separata.
Norma
D.L. n. 34/2020
Rilancio
Congedi parentali emergenza covid lavoratori autonomi e professionisti
Problema
Congedi parentali
emergenza covid
lavoratori autonomi
e professionisti
Risultato
Istituito un congedo parentale straordinario e indennità per emergenza covid-19. A partire dal 5 marzo, i lavoratori autonomi e i collaboratori possono fruire di un congedo della durata massima di 15 giorni, continuativi o frazionati, per assistere i figli di età non superiore a 12 anni in conseguenza della sospensione delle attività scolastiche.
Norma
D.L. n. 18/2020
Cura Italia
art. 23
Indennità covid professionisti
Problema
Indennità covid
professionisti
Risultato
Indennità 600€ per autonomi, partite IVA, artigiani, commercianti, collaboratori, stagionali del turismo, lavoratori dello spettacolo, coltivatori diretti, lavoratori agricoli, coloni e mezzadri.
Norma
D.L. n. 18/2020
Cura Italia
artt. 27-30 e 38