Da un lato la carenza di personale di cui soffrono da tempo le imprese, dall’altro secondo Unioncamere Toscana nei prossimi cinque anni si soddisferà solo il 60% della domanda di lavoro, in mezzo la ‘trappola demografica’: i nati negli anni 60-70 in uscita graduale dal mondo del lavoro sono oltre il doppio dei nati dal 1990 al 2010 che dovrebbero sostituirli. In questo quadro si inserisce FUTURARTI, l’indagine che CNA Arezzo sviluppa su scala provinciale, in collaborazione con CNA Toscana, rivolta sia alle imprese che alla popolazione scolastica.
“Rafforzare dialogo e comunicazione tra studenti e sistema produttivo per ridurre il mismacht tra domanda e offerta è il nostro primo obiettivo, così come far conoscere ai giovani il lavoro artigiano e le opportunità che offre sia in termini di posti di lavoro sia come occasione di autoimprenditorialità”. Sintetizza così Fabio Mascagni, presidente CNA Arezzo, l’obiettivo dell’indagine rivolta alle scuole superiori presentata alla presenza di Roberto Curtolo, provveditore agli studi di Arezzo, e Massimo Guasconi, presidente della Camera di Commercio Arezzo-Siena.
“Per conoscere i fabbisogni professionali delle nostre imprese ed avere un quadro dai settori e dalle vallate, da confrontare anche con le altre province toscane, stiamo rivolgendo ai nostri 4mila associati un questionario sulle figure richieste. Ma non basta. Per programmare azioni mirate e progetti concreti abbiamo bisogno del mondo della scuola, per confrontarci sulle esperienze di alternanza scuola – lavoro, sulle proposte sull’orientamento scolastico, capire dagli studenti le loro aspettative e aspirazioni di lavoro. In una parola – sottolinea Mascagni – apriamo ad un’ampia collaborazione con gli Istituti scolastici, per favorire il passaggio generazionale e creare un osservatorio permanente su artigiani e Pmi di scala regionale.
L’indagine riguarderà 19 istituti superiori di Arezzo e provincia, per un totale di 16.582 studenti.
“Gli istituti tecnici e professionali della provincia sono già strettamente legati al sistema delle imprese – ha sottolineato Curtolo – Questa iniziativa è utile a trovare delle sinergie che in questo momento ci sfuggono, ma possono concretizzarsi in proposte progettuali che nel tempo trovano una collocazione funzionale, ed è quello che accade quando si fa sistema. Il valore aggiunto di interventi come quello di CNA è proprio il fatto che il sistema associativo funge da collettore per una raccolta di informazioni e progettualità condivise”.
“La Camera di Commercio – ha commentato Guasconi – è impegnata nel sostenere iniziative che permettano, ai giovani e alle loro famiglie, di meglio orientarsi nel panorama delle offerte formative del sistema scolastico ed in quelle post scolastiche. Siamo infatti convinti che la formazione costituisca la condizione imprescindibile per permettere la realizzazione di progetti lavorativi e di aspirazioni personali utili ad una complessiva crescita economica e sociale della comunità locale. È comunque sempre necessario che tali progetti mantengano un costante rapporto con le richieste provenienti dal mondo imprenditoriale e dallo stesso sistema pubblico. L’ultimo rapporto Excelsior evidenzia, per la provincia di Arezzo, una forte richiesta di figure professionali: 2.410 nel mese di novembre (+ 13% rispetto al novembre 2022), 6.990 nel trimestre novembre 2023 – gennaio 2024 (+7% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno). Le entrate previste si concentrano nel 65% dei casi nelle imprese con meno di 50 dipendenti e per il 29% del totale con un contratto a tempo indeterminato. Ma l’elemento che preoccupa maggiormente le nostre aziende è la difficolta di reperimento dei profili ricercati: 6 imprese su 10 prevedono appunto di avere difficoltà nella loro individuazione e assunzione”.
L’indagine CNA rivolta alle imprese e alle scuole terminerà a dicembre e per facilitare la compilazione è stato creato un QR Code da distribuire ad associati, docenti e studenti di tutti e 5 gli anni. Nei primi mesi del 2024 verranno presentati i risultati dell’indagine con proiezioni a livello regionale comparate con le altre CNA della Toscana.