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Artigianato e Pmi  soggetti chiave per la transizione ecologica

Artigianato e Pmi  soggetti chiave per la transizione ecologica

Artigianato e Pmi  soggetti chiave per la transizione ecologica

 

I membri del Comitato per il clima, l’energia e l’ambiente di SMEunited hanno visitato il Parlamento europeo per un “primo appuntamento” con diversi europarlamentari.

Durante gli scambi con l’eurodeputata Alessandra Moretti e l’eurodeputato Pietro Fiocchi, il vicepresidente del comitato per le politiche, Josef Herk, ha sottolineato che “l’artigianato e le Pmi sono alle prese con l’ondata di nuove e complesse normative previste dal Green Deal dell’Unione europea. Per il nuovo mandato, proponiamo un’attuazione con un senso di proporzione e una forte attenzione alla riduzione della burocrazia, in modo che le aziende possano concentrarsi sul loro core business e migliorare la loro competitività”.

Per CNA è intervenuta la vicepresidente con delega alle politiche europee, Marianna Panebarco, che ricopre anche il ruolo di vice presidente del comitato di SMEunited. Panebarco ha sottolineato come “l’artigianato e le Pmi sono soggetti chiave per la transizione verso l’energia pulita e la resilienza climatica. Il potenziamento delle Pmi nei modelli di business circolari deve essere semplificato attraverso una legislazione ambientale che metta l’accento su più strumenti invece che su più regole”.

La CNA ha condiviso i messaggi di SMEunited sottolineando la necessità di far funzionare la politica climatica per le Pmi garantendo stabilità, coerenza e semplificazione della pianificazione, consultazioni efficaci delle organizzazioni di Pmi a tutti i livelli e rafforzamento della resilienza climatica delle Pmi. Va inoltre garantita una giusta transizione energetica con condizioni favorevoli per le Pmi, assicurando un sostegno mirato ed efficace, uno sviluppo delle soluzioni basato sul mercato e l’accesso all’energia pulita a prezzi accessibili per le Pmi. La semplificazione delle Pmi nei modelli di business circolari deve avvenire attraverso una legislazione ambientale che ponga l’accento su più strumenti invece che su più regole.

 

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