Oggi finalmente centinaia di migliaia di attività economiche hanno potuto riavviare l’attività. Tra gli artigiani e i commercianti prevale un sentimento di sollievo per il primo passo verso il ritorno alla normalità. È tangibile la soddisfazione per essere riusciti ad aprire in anticipo rispetto alla data di inizio giugno che era stata annunciata dal Governo.
L’attività di prestazione dei servizi e delle vendite ha ripreso oggi al rallentatore. Non tanto per la carenza di domanda, ma a causa delle regole di distanziamento e dei processi di igienizzazione che allungano i tempi e riducono il numero di clienti che possono essere serviti.
Nonostante la tardiva pubblicazione delle deliberazioni nazionali DL, DPCM e Ordinanze Regioni che fino all’ultimo ha lasciato interrogativi sui tempi e incertezza sulle misure per il contenimento del contagio, gli imprenditori, come sempre, si sono dati da fare per non farsi trovare impreparati.
Ha prevalso il pragmatismo, la maturità e la serietà degli imprenditori nell’adeguarsi ai cambiamenti.
Certo dietro alla soddisfazione permane il timore per il futuro unito alla speranza di potersi lasciare presto dietro alle spalle questi terribili mesi.