“Abbiamo sottolineato l’insufficienza del decreto sostegni, come già espresso da CNA Nazionale, e avanzato la richiesta di un nuovo decreto 2021 che punti a sanarne le lacune. Inoltre è necessario rivedere il meccanismo del Superbonus 110% per evitare che non vengano raggiunti gli effetti desiderati. Ma il punto è creare una maggiore azione di lobby per massimizzare le ricadute sul territorio piemontese degli investimenti dei fondi contenuti nel Recovery Plan”. Lo hanno affermato il presidente CNA Piemonte Fabrizio Actis, il neo segretario Filippo Provenzano e il segretario regionale di CNA Piemonte, Delio Zanzottera, al termine di un incontro tenuto il 26 marzo scorso con i parlamentari eletti sul territorio piemontese per attivare un’azione coordinata che porti vantaggi al tessuto della micro e piccola impresa regionale.
“Occorre favorire la creazione di reti di imprese all’interno delle filiere e sostenere il ricambio generazionale delle realtà esistenti, con una forte attenzione alla cosiddetta rigenerazione di impresa. Come sistema, la CNA piemontese conferma le sue parole d’ordine per il futuro: economia circolare e digitalizzazione. Occorre prevedere l’evoluzione dei distretti del commercio in distretti del commercio e dell’artigianato coinvolgendo quindi che l’artigianato di servizio e alimentare presente nei tessuti urbani e cittadini. Abbiamo anche rilanciato l’attenzione al territorio attraverso l’attività di messa in sicurezza dal dissesto idrogeologico e la prevenzione di catastrofi che vedono le micro e piccole imprese come delle risorse fondamentali. Infine, abbiamo richiamato i decisori politici a una maggiore sensibilità verso il welfare per i lavoratori autonomi e a un piano di riqualificazione professionale che si orienti al rilancio delle micro e piccole imprese artigiane”, hanno concluso Actis, Provenzano e Zanzottera.