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Assegnato il premio “Laboratorio per l’innovazione – nuovi modelli di business”

Giunto alla V edizione, quest’anno il laboratorio ha inteso porre l’accento sulla managerialità e i modelli di business, nella consapevolezza che – in un contesto sempre più complesso – i casi di successo aziendale non dipendono da un singolo fattore ma sono la commistione di più punti di forza che si vengono a intrecciare.

A partire da questa riflessione, il laboratorio non si è concentrato su un singolo asset fra quelli che classificano i diversi fattori critici di successo, ma ha posto la sua attenzione sull’analisi di otto aree aziendali: gestione economico finanziaria, gestione delle risorse umane, sistemi informativi, conoscenza del mercato, ricerca e sviluppo, gestione commerciale, comunicazione e politica ambientale.

L’attività ha preso le mosse da un campione di imprese del territorio, alle quali è stato sottoposto uno strumento diagnostico che aveva l’obiettivo di far emergere quali fossero le aree strategiche più importanti per competere all’interno del mercato e quali le performance che le stesse imprese conseguono nelle aree strategiche di riferimento. 

L’innovazione del modello di business si rende, infatti, sempre più necessaria in quella che è stata definita “l’era della quarta rivoluzione industriale”, ovvero “Industria 4.0”. Proprio per questo motivo – negli interventi tenuti dai relatori nell’ambito della serata – è stato dato ampio risalto ai nuovi scenari che stanno configurandosi con sempre maggiore evidenza in seguito alla possibilità di una riorganizzazione dei servizi produttivi basati sulla tecnologia e su dispositivi che comunicano fra loro (il cosiddetto “internet delle cose”).

Sono state inoltre presentate le testimonianze di due imprenditori del territorio, Omar Montanari della MMB (Faenza) e Gabriele Mazzotti di Phizero (Castel Bolognese), che stanno muovendosi con successo in questo ambito.

“La CNA – spiega il direttore, Massimo Mazzavillani – ritiene che la rivoluzione digitale debba costituire un’occasione per recuperare efficienza e produttività e per consentire alle imprese, anche a quelle di piccola dimensione, di posizionarsi sul mercato in maniera competitiva La Regione Emilia-Romagna ha dato il via libera a un piano da 10 milioni di euro, un investimento strategico sulle competenze per l’Industria 4.0. Risorse che saranno investite per la realizzazione di azioni di sensibilizzazione, percorsi formativi e azioni mirate alle imprese per sostenere processi diffusi di digitalizzazione, internazionalizzazione e sviluppo sostenibile, per il posizionamento competitivo della manifattura e del terziario. Ci aspettiamo che queste risorse vengano orientate soprattutto sul sistema delle piccole e medie imprese, le più esposte alla turbolenza del mercato e alle pressioni della committenza”.

“La trasformazione digitale – continua Mazzavillani – costringerà, infatti, le imprese a ripensare e reingenierizzare i processi produttivi, elaborare nuovi modelli di business, riorganizzare e riqualificare le competenze. A supporto di questa trasformazione, la CNA ha già avviato il progetto DIGITALY, realizzato in partnership con Amazon, Google, Seat e Regitro.it, che punta ad allargare l’approccio delle piccole imprese alla cultura e agli strumenti digitali.”

Hanno partecipato alla serata: l’assessore alle attività produttive della Regione Emilia-Romagna, Palma Costi, Pierpaolo Burioli e Massimo Mazzavillani, rispettivamente presidente e direttore della CNA di Ravenna, Enrico Amadei, direttore della CNA dell’Emilia-Romagna, Daniela Toschi e Monia Morandi, rispettivamente responsabile Divisione Relazioni Industriali e responsabile CNA Industria di Ravenna, il prof. Carlo Odoardi del Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia Università degli Studi di Firenze, Filippo Fenati, consulente Enki srl, Natalino Gigante, presidente della Camera di Commercio di Ravenna, Lanfranco Gualtieri, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna),Omar Montanari, MMB di Faenza, Gabriele Mazzotti, Phizero di Castelbolognese.

Queste le aziende finaliste del Laboratorio per l’Innovazione edizione 2016:

BM – MEZZANO

CILA – FAENZA

DMO – RUSSI

EUROTECNO – FAENZA

FREGA – RUSSI

LASTRA – RAVENNA

MENGOZZI E MAZZONI – FAENZA

OCM CLIMA– FUSIGNANO

PHIZERO – CASTELBOLOGNESE

POGGIALI PLASTIC CREATIONS – MASSA LOMBARDA

STUDIO T – GODO DI RUSSI

Queste le aziende che si sono distinte:

DMO – RUSSI

PHIZERO – CASTELBOLOGNESE

 

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