Da oggi, fino al 31 dicembre 2021, è possibile presentare la domanda per l’assegno temporaneo, la nuova misura di sostegno ai nuclei familiari con figli minori a carico che non hanno diritto all’assegno per il nucleo familiare (ANF). Si tratta dei lavoratori autonomi, disoccupati, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, titolari di pensione da lavoro autonomo e nuclei familiari che non hanno tutti i requisiti necessari per avere diritto all’ANF. Lo comunica l’Inps in una nota in cui annuncia anche la maggiorazione dell’ANF stesso. Per la prima volta, dunque, gli autonomi possono contare su un sostegno alla famiglia per i propri figli. Parte in realtà una misura sperimentale per 6 mesi che farà da ponte per l’avvio, all’inizio del prossimo anno, ad una serie di interventi a sostegno della genitorialità. La cifra messa a disposizione dipende dal reddito (occorre avere a portata di mano l’ISEE) e dal numero dei figli. Si arriva a un massimo167,5 euro al mese per ciascun figlio, nel caso di Isee inferiore a 7 mila euro che però diventa 218 con 3 o più figli, in caso di disabilità si aggiungono ulteriori 50 euro. Quando l’Isee aumenta l’assegno cala per poi azzerarsi con ISEE a 50mila euro. Per fare un esempio con 40 mila euro di ISEE e un solo figlio si percepiscono 30 euro.
La domanda
La domanda – chiarisce l’Inps – può essere presentata dal 1° luglio al 31 dicembre 2021, utilizzando i consueti canali: portale web Inps, utilizzando l’apposito servizio online tramite SPID, Carta di identità elettronica 3.0 (CIE), Carta nazionale dei servizi (CNS) e PIN Inps rilasciato entro il 1° ottobre 2020. Ma anche Enti di Patronato e Contact Center Integrato. Per le domande presentate entro il 30 settembre 2021 saranno riconosciuti gli arretrati dal 1° luglio.
La procedura
La procedura è estremamente semplificata, basta inserire codice fiscale dei figli minori e l’IBAN su cui accreditare le somme, oltre ad avere un ISEE corrente (che non deve essere allegato).
Il pagamento
Il pagamento sarà effettuato con accredito su conto corrente, bonifico domiciliato, carta di pagamento con IBAN o libretto postale intestati al genitore richiedente. In caso di genitori separati legalmente o divorziati con affido condiviso, il pagamento è diviso al 50 per cento tra i due genitori, oppure effettuato all’unico genitore richiedente in presenza di un accordo tra di loro. Chi già percepisce il Reddito di Cittadinanza non deve presentare la domanda, in quanto la quota di assegno spettante sarà pagata d’ufficio dall’Inps direttamente sulla carta di pagamento RdC.
Maggiorazione dell’ANF
Per quanto riguarda coloro che sono già beneficiari di assegno al nucleo familiare (ANF), chiarisce l’Inps, dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021 sarà loro corrisposta una maggiorazione di 37,5 euro per ciascun figlio, per i nuclei familiari fino a due figli, e di 55 euro per ciascun figlio, per i nuclei familiari di almeno tre figli. La maggiorazione è riconosciuta anche in presenza di figli maggiorenni inabili ad un proficuo lavoro, oltre che di figli con età compresa tra i 18 e i 21 anni se studenti o apprendisti e appartenenti a nuclei numerosi. Le modalità di presentazione della domanda restano le stesse attualmente in vigore. L’importo delle somme teoricamente spettanti a titolo di ANF, comprensive della maggiorazione, conclude l’Inps, sarà messo a disposizione dei datori di lavoro secondo i consueti canali.
Patronato Epasa-Itaco a disposizione
Per effettuare la domanda dell’assegno temporaneo o ponte è a disposizione di tutti gli autonomi e le categorie interessate il Patronato Epasa-Itaco. Collegandosi con il sito www.epasa-itaco.it è possibile trovare la sede a sè più vicina e prendere un appuntamento con operatori professionisti che si occuperanno della compilazione della domanda e ne seguiranno l’iter.
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