Fondi antiusura, microcredito e garanzie sui finanziamenti alle imprese. Sono queste le iniziative messe in campo nel 2014 da Fidimpresa Marche, il Confidi unico della CNA, per aiutare il sistema produttivo marchigiano e sostenere il credito alle imprese artigiane ed alle piccole e medie imprese delle Marche. Se ne discuterà alle ore 18 presso la Palazzina Sabatelli (località La Palazzina), in occasione dell’assemblea di Fidimpresa Marche, il principale Confidi della regione, con oltre 24 mila imprese associate. Dopo i saluti del presidente di Fidimpresa Marche Silvano Gattari e del presidente di CNA Marche Gino Sabatini, interverrà il direttore generale di Fidimpresa Marche Giancarlo Gagliardini mentre Leonardo Nafissi, direttore nazionale Fedart Fidi, si soffermerà sul “Sistema dei Confidi in Italia, prospettive e strategie”. Giorgio Giancamilli, direttore della società di microcredito Fidipersona, illustrerà “Il microcredito, le nuove opportunità per le imprese e i Confidi”. Infine verrà presentato il Bilancio 2014 di Fidimpresa Marche.
Nel 2014 le banche e le società finanziarie hanno proseguito la stretta creditizia verso le imprese della regione, con un calo del 2,1 per cento delle somme prestate al sistema produttivo regionale. Una riduzione dei finanziamenti che ha raggiunto l’11,4 per cento per il settore dell’autotrasporto ed è stato del 3,2 per cento per il mobile e del 2,9 per l’edilizia. In generale le imprese manifatturiere hanno visto ridursi il credito loro concesso del 2,6 per cento e quelle dei servizi dell’1,3 per cento. A pagare il prezzo più salato del “credit crunch”, secondo il Centro Studi Sistema CNA che ha elaborato i dati della Banca d’Italia per Fidimpresa Marche, sono state le piccole imprese con meno di 20 addetti che hanno visto i prestiti concessi dalle banche ridursi del 3,7 per cento mentre per le imprese medie e grandi il credito è aumentato dello 0,3 per cento.
Su un totale di 42,4 miliardi di euro prestati dalle banche ai marchigiani quasi i due terzi, pari a 30,6 miliardi di euro, sono andati alle imprese. Dall’analisi realizzata dal Centro Studi Sistema CNA, emerge come i marchigiani siano un popolo di risparmiatori. Infatti, mentre i prestiti scendono in regione da 42,6 a 42,4 miliardi di euro (-0,6 per cento), i depositi salgono dal 2013 al 2014 da 30,5 a 31,9 miliardi (+4,6).
“ Di fronte ad una stretta creditizia che nella nostra regione è proseguita anche nel 2014” afferma il presidente di Fidimpresa Marche Silvano Gattari “sono stati 28 gli artigiani ed i piccoli imprenditori marchigiani che abbiamo salvato dagli strozzini. A loro Fidimpresa Marche ha garantito 489 mila euro di finanziamenti. Fondi che le banche non avrebbero mai concesso e che hanno evitato la drammatica scelta tra la chiusura dell’attività e l’abbraccio degli usurai”.
Fidimpresa Marche ha inoltre consentito a 3.984 aziende di ottenere dagli istituti di credito 163,2 milioni di euro di cui 68,1 garantiti dal Confidi, per gli investimenti e la liquidità necessari a resistere alla crisi. In particolare il 72 per cento delle garanzie ha riguardato i crediti a medio e lungo termine. I crediti a breve sono saliti dal 27 al 31,3 per cento perché sono aumentate le esigenze di finanziare la liquidità rispetto agli investimenti aziendali. Al leasing è stata riservata una quota di appena lo 0,4 per cento.