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Attività di revisione nel 2016 – per CNA serve più premialità e meno utilizzo per gli accertamenti

L’Agenzia delle entrate a seguito dell’ufficializzazione degli studi che saranno soggetti alla revisione nel 2016 (Provv. n.31160/2016 del 26 febbraio 2016), ha reso noto il calendario delle riunioni programmate per la relativa revisione.

E’ opportuno ricordare che l’attività di revisione, prevista almeno ogni tre anni dall’art.10-bis, comma 1, della Legge n.146/1998, ha lo scopo di mantenere nel medio periodo la capacità degli studi di rappresentare la realtà economica cui si riferiscono. Tale obiettivo può essere raggiunto soprattutto attraverso l’imprescindibile contributo delle Unioni di mestiere e degli imprenditori che svolgono le attività interessate.

Ciò è ancor più importante alla luce degli obiettivi prefissati di semplificazione e maggiore attendibilità degli studi (cfr. news n.3 del 18/1/2016) e soprattutto delle richieste di CNA, insieme con Rete Imprese Italia, del ruolo futuro che devono assumere gli studi di settore nell’ambito di un sistema fiscale moderno, ispirato alla compliance e al dialogo continuo e imprescindibile tra fisco e contribuenti (cfr. news n.13 del 12/2/2016).

La realizzazione di tali obiettivi risulta ancora più importante in considerazione della valenza riconosciuta agli studi di settore per l’applicazione dei benefici connessi al cd. “sistema premiale” previsto per le imprese “congrue e coerenti”, ma anche per la valenza dello strumento nella valutazione del rischio erariale rappresentato dall’impresa ai fini della selezione dei contribuenti da sottoporre a controllo e per avvalorare, o meno, accertamenti di natura diversa (es.: analitici induttivi e nuovo redditometro).

Conseguentemente, ai fini di una buona riuscita dell’attività di revisione e d’aggiornamento degli studi, ma anche per poter effettuare test e verifiche adeguati del prototipo (numericamente sufficienti alla validazione), si raccomanda la massima collaborazione da parte di tutti gli addetti ai lavori.

Con specifico riferimento all’invio di casi per effettuare test dal territorio si segnala che, attraverso l’apposito canale web attivato direttamente con la Sose, tutte le Province, previa autenticazione, possono inviare i file relativi agli studi in revisione.

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