Il Disegno di Legge di stabilità per l’anno 2016 comprende il blocco dell’aliquota per la Gestione separata dell’Inps anche per il prossimo anno, all’attuale 27%, però CNA Professioni “ritiene che sia necessario introdurre misure strutturali, che riconfigurino il complessivo onere contributivo, e non misure che, anno per anno, senza connotazione sistemica, prorogano norme dal sapore della mera contingenza”. E, perciò, “la misura di sistema, già da tempo sostenuta, è un onere contributivo pari al 24%”. Ad affermarlo il presidente di CNA Professioni, Giorgio Berloffa, audito oggi in Commissione Lavoro, alla Camera, in merito ad alcune risoluzioni concernenti il lavoro autonomo e professionale. Tale ritocco verso il basso della contribuzione, incalza, “potrebbe avvenire, a nostro parere, anche in misura progressiva, con un decremento di un punto percentuale annuo già a decorrere dal 1° gennaio 2016, fino a portare al 24% nell’anno 2018”

La Confederazione propone che, “nei casi di grave malattia, e comunque nel limite massimo di due anni dalla data di inizio della malattia certificata da un’apposita commissione medica Inps, sia garantita la copertura figurativa della contribuzione previdenziale in misura pari al 3% di quanto dovuto”. E, “al termine del periodo invalidante, certificato dalla stessa commissione medica”, intervenuta in precedenza, “la restante percentuale della contribuzione dovuta ai fini previdenziali sia versata dal lavoratore autonomo, anche ratealmente, e con effetto retroattivo”. Nel contempo, CNA Professioni considera opportuno “introdurre analoghe forme sospensive relative agli adempimenti degli obblighi fiscali”.

 

In allegato il testo presentato in audizione.