Si è svolta a Belgrado l’ultima Assemblea generale del 2022 di Uetr, l’associazione europea del trasporto su strada, di cui CNA Fita fa parte. L’incontro, ospitato dall’associazione serba Mt, ha visto le associazioni europee confrontarsi nell’ottica di un approccio comune e unitario di fronte ai principali problemi del settore. L’importanza di questo aspetto è stata sottolineata dal presidente di Uetr, Julio Villaescusa, che ha voluto ricordare come temi importanti quali il caro carburante e la carenza di autisti stiano colpendo trasversalmente tutte le imprese di trasporto europee da ovest a est.
Per CNA Fita hanno partecipato all’evento Luciana Ferrone, delegata della presidenza alle politiche europee, e Matteo Fabbri, referente nazionale per il trasporto europeo. CNA Fita ha fornito il proprio contributo sottolineando in maniera particolare l’importanza della trattativa col Governo italiano, che ha consentito di ottenere più di 500 milioni oltre alle riforme strategiche per il settore come quella sui costi minimi e sulla clausola di adeguamento al costo del carburante. E proprio alla situazione del nostro Paese hanno guardato con molta attenzione le altre associazioni europee che si sono dette interessate ad approfondire il modello italiano.
Il segretario generale di Uetr, Marco Digioia ha fornito un utile aggiornamento sullo stato di avanzamento del Pacchetto Mobilità nei vari Paesi membri e sul nuovo Pacchetto europeo Fit for 55. A proposito di quest’ultimo dossier, Uetr chiede da tempo alle istituzioni europee sostegni e infrastrutture adeguate per una transizione green che non pesi solo sulle spalle degli imprenditori.
Nella seconda parte della giornata si è affrontato il problema della carenza di autisti: Uetr ha stimato che in tutta Europa nei prossimi anni mancherà circa un milione di autisti. Riqualificazione del mestiere e formazione scolastica a livello professionale potrebbero contribuire a un migliore servizio e a creare un nuovo percorso formativo che avvicini i giovani al lavoro di autotrasportatore. La giornata si è chiusa con una tavola rotonda aperta anche alle associazioni di Croazia, Romania e Bulgaria che, pur non facendo parte di Uetr, hanno fornito il loro contributo nell’ottica di un approccio comune ai problemi del settore.