Sicurezza, burocrazia eccessiva, concorrenza sleale, possibile chiusura del valico del Brennero per i controlli austriaci, divieti settoriali in Tirolo, redditività delle imprese. Sono tanti gli argomenti che preoccupano gli autotrasportatori altoatesini, affrontati il 18 giugno 2016 nella giornata “Gli autotrasportatori e gli artigiani”, organizzata da CNA-Fita, la categoria dell’autotrasporto, e da Gasser Iveco nella sede aziendale di via G. Di Vittorio, in collaborazione con Cassa Rurale di Bolzano e UnipolSai Assicurazioni.
Una manifestazione che rientra nei 40 anni della CNA-SHV, celebrati quest’anno: la giornata è stata organizzata con un format che comprendeva riflessione, formazione e momenti di svago. Claudio Corrarati, presidente di CNA-SHV, ha aperto l’evento, al quale hanno partecipato molti operatori del settore: “Le nostre sono aziende serie e rispettano le regole, comprese quelle sulla sicurezza. Senza il loro impegno, non ci sarebbero quasi 30 milioni di tonnellate di merci in transito ogni anno sull’asse del Brennero. Non possiamo accettare che si parli di autotrasporto solo se c’è l’emergenza al Brennero. Parliamone tutto l’anno e troviamo il modo di agevolarle. Dall’inizio della crisi ad oggi abbiamo perso quasi il 20% delle aziende di trasporto. Chiediamo controlli serrati contro la concorrenza sleale. Vogliamo rendere il mestiere di autotrasportatore attrattivo anche per i giovani”.
Secondo il Barometro dell’economia della Camera di commercio dello scorso mese, il clima di fiducia nel trasporto merci migliora: l’80% delle imprese si attende redditività sufficiente nel 2016. Ma è anche vero che il comparto, dal 2004 ad oggi è passato da 926 a 600 aziende locali. La concorrenza low cost, spesso irregolare, di competitor stranieri, soprattutto dell’Est europeo, è molto forte. Si aggiungono le preoccupazioni per il possibile ripristino dei controlli al valico del Brennero (30 milioni di tonnellate di merci in transito ogni anno), con ritardi nel transito: ogni ora di lavoro, nell’autotrasporto, costa in media 60 euro; un ritardo di due ore comporterebbe un aumento dei noli del 10%, con ricadute sui costi e sui prezzi dei prodotti trasportati. Il Tirolo, inoltre, dall’1 novembre introdurrà i divieti di transito settoriale, bloccando i mezzi pesanti che arrivano dall’Altro Adige e trasportano merci come rifiuti, pietre, piastrelle o acciaio.
“Ad aumentare le difficoltà – ha detto Piero Cavallaro, responsabile CNA-Fita del Trentino Alto Adige – c’è anche il fatto che il Governo ha tergiversato sull’ammontare delle deduzioni forfetarie riconosciute agli autotrasportatori, rendendo difficoltoso chiudere i bilanci delle aziende entro la scadenza prevista. La categoria, anche per questo motivo, è in stato di agitazione ed è pronta al fermo dell’autotrasporto. Ci attendiamo maggiore sensibilità dal Governo e un costante dialogo con la Provincia per migliorare le condizioni delle imprese di autotrasporto”.
Ad analizzare i tanti argomenti in discussione, sono stati quattro relatori: Piero Cavallaro (Cna-Fita del Trentino Alto Adige) si è soffermato sulla guida sicura e sulla convenzione appositamente stipulata tra CNA-SHV e il Safety Park; Christian Gostner (assistente capo della Polstrada) ha illustrato i controlli su strada e la sicurezza dei carichi; Claudio Gelmi (direttore della Motorizzazione della Provincia) ha parlato della corretta manutenzione e revisione degli autoveicoli; Walter Basso (segretario della CNA-Fita di Padova) ha chiarito i tempi di guida e di riposo con l’uso del cronotachigrafo.
Nell’occasione, Gasser Iveco ha esposto i nuovi veicoli per tutti i tipi di trasporto. In conclusione, grigliata e birra per tutti i partecipanti.