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aziende ancora in difficoltà

Continua in questi giorni l’annosa vicenda degli pneumatici fuori uso, che le aziende del settore dell’autoriparazione non riescono a smaltire perché i principali sistemi collettivi di riferimento hanno interrotto la raccolta.

Nonostante dal sito di Ecopneus si era appreso che il Consorzio avrebbe riavviato la propria attività, ci risulta da molte segnalazioni che questo nei fatti non sempre è avvenuto.

E’ bene ricordare che i sistemi collettivi sono stati istituiti in base alla normativa ambientale per garantire una corretta gestione di tali rifiuti. Un modello però che, lasciando il potere di gestione di questi rifiuti esclusivamente nelle mani del produttore del bene iniziale, senza coinvolgere il resto della filiera, finisce per non funzionare, dimostrando tutte le lacune che la CNA denuncia da tempo.

Ma non solo. Le imprese del settore dell’Autoriparazione, che devono rispettare delle tempistiche entro le quali smaltire i rifiuti presenti nella propria sede sulla base del cosiddetto deposito temporaneo, rischiano pesanti sanzioni, non potendo disfarsi di questi rifiuti nei tempi previsti dalla legge.

Insomma, un modello fallimentare, che ricade pesantemente sulle piccole imprese del settore.

La CNA ha più volte in questi mesi sollecitato il Ministero affinché intervenga per risolvere la questione; anche il Parlamento è intervenuto con una interrogazione Parlamentare.

Non solo deve essere ripresa al più presto la raccolta, ma ci aspettiamo che la questione venga affrontata nel suo complessi, individuando criticità e soluzioni per evitare che il problema si replichi in futuro.

Ci aspettiamo anche di conoscere con precisione quali siano le effettive intenzioni dei principali sistemi collettivi di riferimento, in particolare rispetto alla necessità di adempiere ai propri compiti di raccolta degli pneumatici fuori uso ancora in deposito presso le aziende.  

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