Gli ultimi fatti di cronaca mettono una volta di più all’ordine del giorno la qualità e la sicurezza del trasporto scolastico. Infatti, al di là di eventi imprevedibili, la situazione in cui versa questo tipo di trasporto scolastico merita una valutazione. Da diverso tempo la qualità e la sicurezza di questi servizi sono subordinate alle assurde logiche del risparmio.
Abbiamo più volte, anche nell’ultimo anno, manifestato la nostra preoccupazione per la gestione dei bandi di gara per l’affidamento del servizio di trasporto scolastico per i Comuni della Regione Emilia-Romagna. In particolare, la prima importante gara gestita dall’Agenzia Intercent-ER è stato un esempio negativo di concertazione. Non sono stati tenuti in giusta considerazione i costi del personale e le condizioni per sviluppare una sana e corretta concorrenza fra le aziende del settore. La gara prevedeva un affidamento della durata di 48 mesi, con un valore totale stimato di 52.197.575,03 € (IVA esclusa) ed era suddivisa in 9 lotti tra i quali quelli di Modena, Bastiglia, Bomporto, Nonantola, Ravarino.
A seguito della scadenza dei termini di presentazione delle offerte (avvenuta lo scorso 22 ottobre 2018) si è constatato che per cinque lotti su nove, tra i quali quello di Modena, la procedura è andata deserta, mentre per i lotti 5 e 6 è stata presentata una sola offerta, e nei lotti 7 e 8 ne sono state presentate due. Intercent-ER ha proseguito con l’apertura di una procedura negoziata pubblica sulla piattaforma SATER con ulteriori 4 lotti andati deserti (tra i quali, ancora una volta quello modenese, dove il servizio continuerà dunque ad essere erogato in regime di proroga).
“È importante porre all’attenzione di tutte le Amministrazioni – Sottolinea Federico Sandri, portavoce NCC e bus della CNA di Modena – la considerazione che l’affidamento del servizio di trasporto scolastico è stato, nell’ultimo periodo, oggetto di una significativa riforma normativa a livello nazionale, inoltre è importante evidenziare come nel capitolato di gara non si sia tenuto conto della complessità delle elaborazioni richieste per l’offerta, ignorando segnalazioni in merito ad incongruità ed errori che rendono molti lotti insostenibili dal punto di vista economico-finanziario e sottovalutato, secondo il nostro giudizio, il tema del costo del personale”.
Le imprese del trasporto sono soggette a tanti controlli ed alla formazione continua dei dipendenti. Tutte le informazioni (manutenzione dei mezzi, classe di emissione degli stessi, idoneità finanziaria e dipendenti dedicati al trasporto scolastico e al TPL) sono accessibili agli organismi di controllo. Basterebbe poco per portare alla luce della legalità le imprese che nella logica del massimo ribasso risparmiano su queste voci di “costo”. E le Pubbliche Amministrazioni dovrebbero considerare con maggiore attenzione che il servizio è dedicato ad un’utenza debole e per tale ragione più vulnerabile garantendo la sicurezza e la qualità.
“Ci preme inoltre mettere in evidenza – conclude Riccipetitoni – che se non è integrato in un disegno organico e di prospettiva, senza una congrua riflessione sugli impatti, il trasporto scolastico genera ricadute negative sull’equilibrio del sistema della mobilità. In conclusione, chiediamo alle Amministrazioni di avviare un confronto, fortemente preoccupati per una tenuta del sistema occupazionale, economico e sociale del nostro territorio e sulla sicurezza dei nostri ragazzi”.