Non ci sorprende che nel dibattito sul sistema dei controlli dei bonus per l’edilizia sia spuntata la proposta di vincolare il Superbonus 110% al possesso della attestazione SOA (sistema di qualificazione per partecipare ai bandi pubblici oltre i 150mila euro) da parte delle imprese. Idea strampalata per diverse ragioni ma una in particolare è degna di menzione ed è il perseverare nella convinzione che l’assegnazione di rating, bollini, certificazioni da parte di terzi siano un argine granitico nei confronti di comportanti irregolari. Purtroppo la storia, soprattutto quella recente, dimostra che spesso si tratta di pareti di cartapesta. I tanti controlli a monte e la fantasia giuridica che sforna rating e bollini come un panificio, senza un attento monitoraggio a valle danno luogo a un’equazione sbilenca, le uniche certezze sono maggiori oneri per le imprese e scarsa capacità di individuare i comportamenti irregolari.
Contribuenti e risparmiatori ricordano che l’obbligo di legge di certificazione dei bilanci non ha impedito le truffe di Cirio e Parmalat. La Lehman Brothers due giorni prima del fallimento godeva ancora della tripla A da parte delle prestigiose agenzie di rating. I controlli su carta effettuati dalle autorità bancarie di tutto il mondo non sono riusciti ad impedire il più grande crack finanziario della storia. Sofisticati algoritmi, eserciti di analisti finanziari non riescono a segnalare i comportamenti fraudolenti anche di società blasonate a danno di ignari piccoli azionisti e risparmiatori perpetrati ogni giorno a qualsiasi latitudine. Per non parlare dell’elusione fiscale che è tra gli sport preferiti delle grandi corporation globali.
CNA è in prima linea nel chiedere regole e sistemi di verifica in grado di contrastare l’illegalità. Forse sarà per la nostra cultura artigiana che si ispira alla praticità, ma continuiamo a credere che anche nella mutazione dall’analogico al digitale i controlli “de visu” e le ispezioni sul campo offrono garanzie superiori alle verifiche di carta, di nome e di fatto.