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Bologna, grande successo per l’iniziativa “A scuola di bottega”

Bologna, grande successo per l'iniziativa “A scuola di bottega”

Bologna, grande successo per l'iniziativa “A scuola di bottega”

Ieri pomeriggio, nel cortile della loro scuola, hanno mostrato a famiglie, amici e insegnanti le abilità apprese nei mestieri dell’artigianato artistico e nella creazione di manufatti unici ed originali. Le ragazze e i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado Guinizelli–Carracci di Bologna anche quest’anno hanno partecipato all’iniziativa “A scuola di bottega” con gli artigiani artisti, organizzata dall’Istituto scolastico e da CNA Bologna. Giunta al suo terzo anno, l’iniziativa ha avuto successo: gli studenti hanno potuto partecipare ai laboratori di “A scuola di bottega” per l’intero triennio di frequenza delle medie.

Gli alunni hanno conosciuto direttamente le tecniche dagli artigiani, e soprattutto il fascino di realizzare prodotti fatti a mano in pezzi unici. Gli artigiani hanno diffuso nelle scuole la conoscenza del mestiere e hanno orientato gli studenti verso un’attività che può dare grandi soddisfazioni. Questa iniziativa voleva e vuole ricreare una sensibilità nei confronti del mondo artigiano, partendo dalle nuove generazioni, in considerazione anche del fatto che saranno proprio le nuove generazioni le nuove leve dell’artigianato artistico, supportate anche dalle nuove tecnologie che così bene si sposano ai nostri saperi. Questi gli obiettivi del progetto “A scuola di bottega” di CNA Bologna e Istituto Guinizelli-Carracci di via Ca’ Selvatica.

Sono tre gli artigiani bolognesi “saliti in cattedra” per raccontare con parole e materiale audiovisivo il bello del loro mestiere:

–       Maddalena Papini, della associazione “Vicini d’istanti”, specializzati nella lavorazione di stoffe etniche ma soprattutto nell’integrazione delle persone straniere

–       Simona Ragazzi, ceramista, artista eclettica che opera principalmente con la scultura alla quale abbina lavori grafici, pittorici, fotografici e installativi.

–       Fabio Ferlini, liutaio, progetta e costruisce chitarre e bassi Custom Made in Italy

Nella prima fase “teorica” del progetto sono state coinvolte tutte le prime classi dell’Istituto, complessivamente 200 alunni ogni anno. I maestri artigiani, nel corso di interventi di due ore in ciascuna delle otto classi, in orario curriculare, hanno presentato agli studenti il loro mestiere.

Al termine di questa prima fase propedeutica, gli studenti delle prime classi rimasti affascinati dai diversi mestieri hanno avuto la possibilità di iscriversi ad un laboratorio pomeridiano facoltativo extracurriculare dalle ore 14,30 alle 16,30.

Gli studenti delle seconde e terze classi, che già conoscevano il progetto “A scuola di bottega”, hanno avuto la possibilità di iscriversi a laboratori facoltativi extracurriculari pomeridiani, dove hanno potuto perfezionare le conoscenze già acquisite gli scorsi anni.

La risposta, anche quest’anno, è stata molto positiva: 60 ragazzi e ragazze delle prime classi hanno scelto di proseguire il percorso impegnandosi nei laboratori pomeridiani di ceramica, liuteria e sartoria. Mentre 32 studenti del secondo e terzo anno hanno frequentato i laboratori pomeridiani di sartoria e ceramica.

Durante i corsi quindi gli studenti hanno appreso come lavorare l’argilla e la creta creando manufatti di ceramica; per la sartoria si è lavorato alla progettazione di capi, realizzazione di modelli su carta, taglio, imbastitura e cucito per la realizzazione di abbigliamento e accessori; per la liuteria si è lavorato alla costruzione dello strumento musicale ukulele.

Gli studenti anche quest’anno hanno avuto la possibilità di “andare direttamente a bottega”, ovvero di visitare i laboratori dei tre artigiani CNA, così da vedere “dal vivo” attrezzature, tecniche e “segreti” dei mestieri artistici.

Ieri pomeriggio, insieme agli artigiani, gli studenti hanno messo in mostra alcuni frutti dei lavori realizzati durante l’anno. Per la ceramica e la modellazione della creta ogni alunno ha realizzato 2-3 manufatti che poi sono stati colorati. Per la sartoria ogni alunno ha progettato un capo, preso le misure, realizzato un modello su carta, tagliato, imbastito e cucito con la macchina da cucire. Inoltre, sono stati preparati astucci e sacche a zainetto. Per la liuteria sono stati costruiti due ukulele.

Quale sarà il futuro di “A scuola di bottega”? Il progetto è finanziato da CNA Bologna e sostenuto da IC8. La volontà è quella di proseguire questa sperimentazione anche nei prossimi anni. Così assumerebbe una ulteriore valenza che supererebbe il semplice “imparare a fare” o “coltivare le proprie predisposizioni” ma garantirebbe ai futuri cittadini di domani di saper riconoscere e apprezzare il valore dell’artigianato.

“L’artigianato – afferma Claudio Pazzaglia, direttore di CNA Bologna – è un mestiere bellissimo, però occorre spiegarlo e dimostrarlo nelle scuole, far venire gli studenti in ‘bottega’. Le imprese devono essere protagoniste se vogliono che l’orientamento scolastico premi artigiani e piccole imprese e gli studenti in futuro scelgano l’artigianato come professione, sia mettendosi in proprio che lavorando come collaboratori”.

“Una bellissima iniziativa – prosegue Daniele Ara, assessore alla Scuola del comune di Bolognache porta l’artigianato dentro le scuole, per trasmettere le competenze a ragazze e ragazzi. Questi progetti potranno avere uno sviluppo all’interno dei progetti per le scuole aperte al pomeriggio, che il Comune di Bologna sta organizzando. Auspichiamo che alcuni di questi laboratori da gennaio 2025 possano essere finanziati all’interno del bando del Comune di Bologna del valore di 350.000 euro, occorre accreditarsi e le scuole potranno scegliere le attività”.

“È stata un’attività estremamente significativa per tutti gli alunni delle prime classi – aggiunge Andrea Santolini, imprenditore dell’artigianato artistico, dirigente CNA Bologna – Portare l’artigianato dentro alla scuola attraverso incontri informativi e formativi, mettere in contatto giovani studenti con le botteghe artigiane del territorio ha significato far scoprire, sensibilizzare e promuovere l’alta artigianalità italiana nelle giovani donne e uomini di domani. L’obiettivo primario del progetto è stato quello di diffondere la cultura dell’artigianato con i suoi valori fin dalla più tenera età, quando i ragazzi si avvicinano al ‘fare’ con spontaneità e in maniera immediata e naturale. Come associazione crediamo in questa azione di ampia visione e potenziale grande sinergia, sviluppabile assieme ai vari attori, con la condivisione sempre più profonda di un progetto ambizioso ma sensato e realizzabile”.

“Il bilancio di tre anni di ‘A scuola di bottega’ è dunque estremamente positivo – conclude Francesca Baldelli, Dirigente dell’IC8 Bologna – Scuola secondaria di Primo grado Guinizelli– Carracci – Negli ultimi tre anni più di 600 alunni ed alunne delle nostre classi prime hanno ascoltato i maestri artigiani di CNA raccontare il loro mestiere nel corso di tanti incontri in aula. Quasi 200 alunni nel triennio hanno partecipato con entusiasmo ai laboratori pomeridiani facoltativi mostrando doti di creatività, capacità di impegno, di concentrazione, di aiuto reciproco e di confronto con gli adulti. Hanno usato la testa e le mani, pianificando, programmando, realizzando”.

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