Trasmettere il sapere artigiano a lavoratrici, lavoratori e tirocinanti impegnati nel Laboratorio Cartiera, il laboratorio di moda etica che inserisce migranti, rifugiati e persone in condizioni di svantaggio e che produce artigianalmente articoli in pelle e tessuto con materie prime recuperate, altrimenti destinate allo smaltimento.
È il progetto “CNA e Laboratorio Cartiera – Trasmettere saperi per una moda etica” sostenuto da CNA Impresa Sensibile con le risorse raccolte grazie al 5 per mille. Un progetto che vuole favorire il ricambio generazionale, facendo incontrare esperti maestri artigiani con le lavoratrici e i lavoratori di Cartiera, per garantire un futuro all’artigianato.
“E’ il quarto anno consecutivo che CNA nazionale premia un progetto di CNA Impresa Sensibile Bologna, ne siamo orgogliosi. Questo è un progetto che unisce tre valori: la trasmissione dei saperi, l’inclusione al lavoro, il riutilizzo dei materiali riciclati. Si parla sempre di sviluppo sostenibile, questo progetto lo mette in atto concretamente”, ha commentato Antonio Gramuglia, presidente CNA Bologna.
Quest’anno viene premiato il progetto che coinvolge il Laboratorio Cartiera, avviato nel 2017 all’interno dell’ex Cartiera di Lama di Reno a Marzabotto. Un laboratorio di moda etica che produce accessori in pelle e tessuto, recuperando materie prime di elevata qualità, secondo le tecniche dell’artigianato Made in Italy. Cartiera dal 2017 ha raccolto e recuperato 14 tonnellate di pelle finita e formato 115 persone nell’ambito della pelletteria.
Laboratorio Cartiera oltre che modello di sostenibilità, lo è anche di inclusione sociale in quanto inserisce al lavoro migranti, rifugiati, persone in condizioni di svantaggio. A dare forma al Laboratorio è stata la collaborazione tra la cooperativa sociale Lai-momo ed Ethical Fashion Initiative, programma delle Nazioni Unite che mette in connessione piccole realtà artigianali del Sud del mondo con grandi marchi internazionali della moda.
Oggi il team del Laboratorio è formato da una decina di persone affiancate da un esperto pellettiere. Realizzano artigianalmente borse di varie tipologie, zainetti e porta oggetti recuperando materie prime (pelli e tessuti) provenienti dalle filiere produttive di grandi marchi per trasformarsi in articoli di qualità. E importanti marchi hanno creduto in questo progetto, ordinando i prodotti artigianali di Cartiera.
Il progetto intende favorire il ricambio generazionale, problema che riguarda diversi settori produttivi, in particolare l’artigianato. Verranno attivati percorsi formativi in una logica di trasmissione delle competenze: “due maestri artigiani pellettieri in pensione per un anno affiancheranno i lavoratori del Laboratorio Cartiera. È quello che chiamiamo ‘volontariato delle competenze’, la trasmissione di un sapere artigiano da chi è in pensione a chi è in attività o sta per iniziarla, lo abbiamo già sperimentato con successo in altri ambiti, dalla sartoria alla meccanica” ha spiegato Marisa Raffa, referente CNA Impresa Sensibile Bologna.
Il progetto sarà anche l’occasione per rilanciare competenze tradizionali della produzione Made in Italy di oggetti artigianali che localmente vengono realizzati soltanto da un numero ridotto di produttori, a causa di processi di delocalizzazione. Oggetti che invece possono essere valorizzati grazie alle tecniche di eco-design e all’utilizzo del materiale re-used.
Al termine della formazione in Laboratorio, sarà organizzato un evento che promuoverà il percorso formativo e mostrerà ai cittadini i valori sociali, ambientali e interculturali che lo hanno caratterizzato.
“Certamente CNA Bologna è una locomotiva nella progettazione di progetti sensibili – ha chiarito Jacopo Basili, della sede nazionale di CNA Impresa Sensibile – ha prodotto delle idee che sono diventati format a livello nazionale. Sono progetti che vengono sostenuti col 5 per mille devoluto a CNA Impresa Sensibile, per cui chi sceglie di devolvere alla nostra onlus sa che sosterrà progetti di grande qualità sociale”.