CNA-SHV e Cooperazione Autonoma Dolomiti hanno sottoscritto un accordo di partenariato. L’intesa è stata siglata dopo un lungo periodo di confronto tra le parti, come spiegano i presidenti di CNA-SHV, Claudio Corrarati, e di CooperDolomiti, Enrico Bramerini: “Negli ultimi mesi grazie ai rapporti di reciproca stima, leale collaborazione partecipazione a progetti condivisi, condividendo ragioni d’ordine strategico e di opportunità nel costruire sinergie stabili e di qualità, nel rispetto delle rispettive identità e configurazioni consolidate storicamente sul territorio, si è deciso di mettere in atto un percorso teso a suggellare un’alleanza strategica sul territorio”.
“Le parti – si legge nell’accordo – intendono affrontare meglio, nell’interesse delle rispettive basi imprenditoriali aderenti, più avanzati scenari economici e più rilevanti mercati, ma anche contesti socio-culturali del complesso panorama provinciale, con particolare riguardo ai distretti economici del fondovalle e dei principali centri urbani della provincia di Bolzano, anche nel quadro del percorso di sviluppo e di rafforzamento di Rete Economia-Wirtschaftsnetz”.
Obiettivo dell’accordo è la messa a regime di un nuovo assetto, in grado di divenire uno dei più importanti cluster di rappresentanza e servizi dell’economia di fondovalle.
“La realizzazione di una alleanza strategica – aggiungono i direttori Letizia Lazzaro e Gianni Sarti – rappresenta una risposta a quanto chiede il tessuto imprenditoriale dei territori, potendo comportare un più efficace consolidamento delle rispettive leadership verso i mondi dell’economia, in particolare artigianato, cooperazione, servizi, consorzi e non profit, in cui si articola e si sviluppa il panorama locale”.
Il prossimo passo sarà la messa in comune di competenze, energie, strutture e centri di competenze per concorrere a creare una crescente massa critica da mettere a disposizione dei rispettivi bacini imprenditoriali, con prospettive di rafforzamento dei due sistemi di rappresentanza.
“Uno degli obiettivi dell’accordo è uscire dal quadro tradizionale dei servizi alle aziende – afferma Corrarati – cogliendo l’occasione per promuovere nuove attività che riqualifichino le imprese e di conseguenza il personale che opera nelle due strutture di rappresentanza. Sono previste iniziative, azioni e altre misure capaci di produrre migliori risposte sulle politiche attive nella promozione, nei servizi e nel supporto alle imprese, aumentando la massa critica sia rispetto alla gestione dei costi strutturali e alle migliori condizioni di mercato nell’indotto del panorama imprenditoriale, sia per la maggior capacità di dotarsi di competenze e di professionalità al servizio dei comparti economici interessati”.
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