Credito d’imposta per cuochi professionisti per l’acquisto beni strumentali durevoli e corsi aggiornamento
Pubblicato in GU n 216 del 15 settembre 2022 il Decreto del 1 luglio del
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO di cui al link
Modalità e criteri di attuazione dell’intervento relativo al credito d’imposta a favore di soggetti esercenti l’attività di cuoco professionista.
Il Decreto Milleproroghe, tra le altre, aveva previsto la proroga della agevolazione Bonus Chef al 31 dicembre 2022 con l’art. 18-quater Proroga del credito d’imposta per i cuochi professionisti.
Inoltre, con l’emendamento di proroga si sposta l’agevolazione dal Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato (Temporary Framework) al regime “de minimis” di cui al Regolamento (UE) n. 1407/2013. La Legge di Bilancio 2021 (articolo 1, commi da 117 a 123, legge n. 178/2020) ha introdotto l’agevolazione per i cuochi professionisti presso alberghi e ristoranti sia come lavoratori dipendenti, sia come lavoratori autonomi.
In particolare si stabilisce un credito di imposta per:
- l’acquisto di beni strumentali durevoli
- la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale,
strettamente funzionali all’esercizio dell’attività, nella misura del 40% del costo delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 30 giugno 2021 (poi prorogata alle spese sostenute dal 1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2022)
L’agevolazione spetta ai cuochi professionisti impiegati presso alberghi e ristoranti
- sia come lavoratori dipendenti
- sia come lavoratori autonomi con partita IVA (anche nei casi in cui non siano in possesso del codice ATECO 5.2.2.1.0, ovvero corrispondente all’attività di cuochi in alberghi e ristoranti).
Spese ammissibili
Relativamente alle spese ammissibili al credito d’imposta, si precisa che il credito spetta per le spese sostenute:
- per l’acquisto di macchinari di classe energetica elevata per:
- la conservazione,
- la lavorazione,
- la trasformazione
- e la cottura dei prodotti alimentari,
- per l’acquisto di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione,
- per la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale,
L’agevolazione è concessa sotto forma di credito di imposta, nei limiti delle risorse disponibili di cui all’art. 3, ai sensi del regolamento de minimis e nella misura massima del 40% del costo delle spese ammissibili di cui all’art. 7, sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022. L’agevolazione massima concedibile a ciascun beneficiario non può eccedere l’importo di euro 6.000,00.
Come richiederlo
Per fruire dell’agevolazione i soggetti in possesso dei requisiti previsti, presentano al Ministero, successivamente alla conclusione del periodo di ammissibilità delle spese un’apposita istanza, esclusivamente per via telematica, attraverso la procedura informatica resa disponibile. Ciascun soggetto beneficiario può presentare una sola istanza.
Nell’istanza i soggetti richiedenti dichiarano il possesso dei requisiti previsti per l’attribuzione dell’agevolazione e riportano l’elenco delle spese sostenute, allegando la documentazione giustificativa delle predette spese e del relativo pagamento, nonché di quella comprovante il requisito di cui all’art. 5, comma 2, lettera b), ossia essere alle dipendenze, con regolare contratto di lavoro subordinato, di alberghi e ristoranti, ovvero titolari di partiva IVA per attività di cuoco professionista svolta presso i medesimi soggetti, almeno a partire dalla data del 1° gennaio 2021.
Con successivo provvedimento del direttore generale per gli incentivi alle imprese sono stabiliti le modalità i termini di presentazione e il contenuto dell’istanza.
Con lo stesso provvedimento sono resi disponibili lo schema di istanza di ammissione all’agevolazione ed è precisata l’ulteriore documentazione utile allo svolgimento dell’attività istruttoria da parte del Ministero e gli ulteriori elementi necessari alla corretta attuazione dell’intervento.
Come si utilizza
Il bonus chef:
- è utilizzabile in compensazione mediante F24
- è escluso da IRPEF e IRAP
- non concorre alla determinazione del rapporto di deducibilità.
Il credito in questione può essere ceduto ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari