“Lo studio di fattibilità commissionato dalla provincia di Bolzano per l’introduzione di un sistema di prenotazione a slot lungo il corridoio del Brennero, da applicare in una prima fase ai mezzi pesanti, sembra, al momento, poco praticabile e dannoso per le piccole e medie imprese del trasporto merci”. Lo sostiene la CNA Fita Trentino Alto Adige.
“Tutti i dati a nostra disposizione – affermano Juri Galvan e Azem Celhaka, rispettivamente presidente di CNA Fita regionale e presidente di CNA Fita Trasporto Merci – dicono che il vero problema dell’intasamento dell’Autobrennero sono il transito di auto e il divieto di transito notturno in Tirolo. Introdurre un sistema di slot per i mezzi pesanti sull’autostrada del Brennero, senza abolire il divieto notturno in Tirolo, costringerebbe le Pmi del comparto a destinare risorse umane solo all’attività di prenotazione. I costi rimarrebbero in capo alle stesse imprese, senza alcuna certezza di migliorare la velocità di transito, perché basterebbe la presenza di un cantiere o di un incidente per provocare code chilometriche che, tra l’altro, farebbero saltare pure gli slot prenotati”.
CNA Fita, come più volte proposto ai tavoli periodici con Camera di commercio di Bolzano e A22, condividendo la preoccupazione generale sulla sempre più complessa praticabilità dell’autostrada sull’asse del Brennero, è disponibile al confronto e ripropone l’introduzione di pedaggi fortemente scontati per i mezzi ecologici e pedaggi maggiorati per i mezzi più inquinanti, sia auto sia camion, investendo su sistemi digitali che consentano di riconoscere direttamente dalla targa il veicolo che entra in autostrada, in modo da applicare tariffe differenziate. Ciò premierebbe gli autotrasportatori altoatesini la cui flotta, a suon di investimenti, vanta attualmente il 70% di veicoli a basso inquinamento.