La direttiva 2013/35/UE relativa all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dai campi elettromagnetici abroga la precedente direttiva 2004/40/CE e deve essere recepita dagli stati membri entro il 1° luglio 2016.
Per quanto riguarda la normativa italiana, l’ esposizione ai campi elettromagnetici è attualmente disciplinata dal titolo VIII, capo IV del d.lgs. 81/2008, le cui disposizioni entrano in vigore alla data fissata per il recepimento della direttiva 2004/40/CE (ex art. 306 d.lgs. 81/2008). L’abrogazione della 2004/40/CE e l’entrata in vigore della nuova 2013/35/UE spostano tale termine al 1° luglio 2016.
La direttiva 2013/35/UE, inserisce alcuni cambiamenti, mantenendo comunque l’impostazione di fondo della precedente direttiva secondo la quale il rispetto dei Valori Limite di Esposizione (VLE) deve essere verificato, in prima battuta, sulla base di informazioni facilmente accessibili; se tali informazioni non permettono di stabilire con certezza il rispetto dei VLE allora la valutazione dovrà essere effettuata sulla base di misurazioni e calcoli.
Per supportare i datori di lavoro ad ottemperare agli obblighi della direttiva, in particolare quelli delle piccole e medie imprese, la Commissione Europea ha reso disponibili delle guide/buone prassi non vincolanti.