Cresce la preoccupazione per l’impennata del costo dell’energia, che ha determinato un forte aumento della spesa. Barbara Gatto, Responsabile nazionale Dipartimento Politiche Ambientali CNA, fa il punto su scenari e prospettive del caro-bolletta sulle tasche delle imprese. “Dalla seconda metà del 2021 si è assistito ad una crescita esponenziale dei prezzi di elettricità e gas, di quattro volte il primo, di sei volte il secondo”. A incidere, ricorda Gatto, la crescita della domanda di energia collegata alla ripresa economica legata al Covid-19, gli scenari geo-politici, con le forti tensioni tra Russia e Ucraina e la dipendenza dell’Italia per i suoi approvvigionamenti di gas. Aspetti cui si aggiungono alcune debolezze strutturali del sistema energetico nazionale, come le carenze infrastrutturali, la scarsa concorrenza sui mercati, il rallentamento negli investimenti sulle fonti rinnovabili. “Di certo non possiamo abbandonare il percorso nazionale verso la transizione ecologica, – precisa Gatto-, anche rafforzando la produzione nazionale di energia da fonti rinnovabili che può rappresentare un punto di forza nel mix produttivo nazionale anche di fronte a situazioni emergenziali come quella che stiamo vivendo. Bisogna intervenire con una riforma delle bollette che faccia pagare in proporzione a quanto si consuma”.