Alcune banche locali stanno applicando alle piccole imprese commissioni interbancarie sulle carte di credito e di debito in misura doppia rispetto ai limiti previsti dalla Banca d’Italia. Lo segnala Pino Salvadori, direttore della Cna-Shv di Bolzano.

“L’8 giugno – argomenta Salvadori – è entrato in vigore il Regolamento Ue 2015/751 sulle commissioni interbancarie per le operazioni di pagamento con carte. Dal 9 dicembre 2015 è previsto, come ha disposto la Banca d’Italia, un limite all’applicazione di commissioni interbancarie pari allo 0,3% del valore della singola transazione per le carte di credito e allo 0,2% per le carte di debito e prepagate. Alcuni nostri associati ci hanno mostrato i documenti di sintesi delle condizioni contrattuali applicati da banche locali, che prevedono commissioni dello 0,6%”.

Il comma 900-901 dell’articolo 1 della Legge di Stabilità estende a professionisti e commercianti l’obbligo di accettare pagamenti anche con carte di credito e di debito, annunciando appositi decreti interministeriali che stabiliscono anche le relative sanzioni. “Se la legge impone di accettare i pagamenti con carte di credito e di debito, costringendo molti imprenditori ad attrezzarsi, e alcune banche locali applicano commissioni doppie rispetto a quelle previste dalla Banca d’Italia – afferma Salvadori –  le piccole e micro imprese si ritrovano in una morsa dalla quale è impossibile districarsi. Chiediamo agli istituti di credito locali, molto radicati sul territorio e da sempre partner delle nostre aziende, di non applicare condizioni peggiorative rispetto ai limiti indicati da Bankitalia. Proponiamo semmai di sviluppare un sistema di convenzioni territoriali con le associazioni di categoria che preveda condizioni migliorative rispetto a quelle vigenti”.

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