Oggi la CNA – insieme alle altre organizzazioni datoriali e a Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil – ha sottoscritto l’accordo di rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) Area Alimentazione-Panificazione per il quadriennio 2023-2026, scaduto lo scorso 31 dicembre 2022.
L’accordo che interessa una platea di circa 30mila imprese e di quasi 130mila addetti, prevede un incremento mensile a regime calcolato sul livello 3A per le “Imprese alimentari artigiane” pari a 206 euro lordi sui minimi tabellari con le seguenti tranche: 60 euro dal 1° aprile 2024, 40 euro dal 1° gennaio 2025, 55 euro dal 1°novembre 2025, 51 euro dal 1° aprile 2026.
Per le imprese del settore “Panificazione” l’incremento mensile a regime calcolato sul livello A2 è pari a 198 euro lordi così distribuiti: 60 euro dal 1° aprile 2024, 40 euro dal 1° gennaio 2025, 55 euro dal 1°novembre 2025, 43 euro dal 1° aprile 2026.
Per le predette imprese a integrale copertura del periodo di carenza contrattuale è stato riconosciuto un importo forfettario una tantum di 160 euro da erogare in due tranche: la prima di 80 euro con la retribuzione del mese di giugno 2024, la seconda di 80 euro con la retribuzione del mese di settembre 2024.
Per le “Imprese non artigiane del Settore Alimentare fino a 15 dipendenti” è stato definito un incremento a regime a parametro 137 pari a 285,87 euro.
A integrazione dell’accordo del 15 marzo 2024 che aveva previsto un anticipo sui futuri aumenti contrattuali (pari a 20,87 euro dal 1° marzo 2024, 45 euro dal 1° maggio 2024, 65 euro dal 1° luglio 2024 e 35 euro dal 1° novembre 2024) sono stati definiti i seguenti ulteriori aumenti: 60 euro dal 1° gennaio 2025, 60 euro dal 1° gennaio 2026. Ai fini della copertura della carenza contrattuale, oltre a una tranche di 100 euro già erogata nel mese di aprile u.s., dovrà essere erogata una ulteriore tranche di 100 euro con la retribuzione del mese di settembre 2024.
Per le imprese che somministrano alimenti e pasti prodotti per la clientela in attività di ristorazione è stato previsto l’erogazione di un acconto sui futuri aumenti contrattuali pari a 65 euro mensili al livello C da corrispondersi a partire dal 1° giugno 2024. A integrale copertura del periodo di carenza contrattuale è stato riconosciuto un importo forfettario una tantum di 200 euro da erogare in due tranche. La prima di 100 euro con la retribuzione del mese di luglio 2024, la seconda di 100 euro con la retribuzione del mese di settembre 2024.
“L’accordo raggiunto costituisce un importante traguardo politico sindacale per le imprese dei diversi settori interessati dal campo di applicazione del Ccnl. L’intesa conclude un complesso e articolato percorso negoziale che rafforza le specificità delle imprese che possono quindi utilizzare uno strumento idoneo a garantire flessibilità gestionale e un ausilio per il consolidamento e il rilancio del settore”, ha dichiarato Francesca Petrini, presidente nazionale coordinatore di CNA Agroalimentare.
Per la CNA erano presenti al tavolo, oltre a Francesca Petrini, Valeria Baranello, coordinatrice dell’ Unione CNA Agroalimentare; Maurizio De Carli, responsabile del dipartimento Relazioni sindacali; Angelo Cicerone, dell’ufficio Politiche contrattuali.