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In data 21 settembre 2023, le associazioni datoriali artigiane, industriali e cooperative, unitamente alla controparte sindacale, hanno sottoscritto quattro verbali di accordo, in coda ai Contratti Collettivi Nazionali del 2022.

Di seguito, le principali novità.

  • “Regolamento Formazione e incremento competenze”

È stato definito il regolamento finalizzato a favorire la crescita delle competenze dei lavoratori e la qualificazione delle imprese. Il Fondo per la qualificazione viene alimentato da un contributo a carico dei datori di lavoro pari allo 0,20% della retribuzione imponibile, che entra in vigore il 1° ottobre 2023, con erogazione delle prestazioni a decorrere dal 1° gennaio 2024.

Il Regolamento descrive le caratteristiche delle prestazioni (art. 2) e fornisce requisiti e criteri per l’accesso alle stesse. Si tratta di diversi incentivi sotto forma di compensazione sui contributi dovuti alle Casse o di “buoni formazione”.

Con specifico riferimento al settore artigiano, è inoltre presente una premialità a favore del mastro formatore artigiano che partecipi alla formazione dei propri dipendenti (cfr. lettera d, art. 2).

  • “Accordo sul Fondo prepensionamento e contributi aggiuntivi alla previdenza”

Le Parti Sociali hanno deciso una nuova destinazione a favore del Prevedi e della Previdenza Cooperativa delle risorse accantonate nel Fondo prepensionamenti: per il 70% all’incremento di un ulteriore 1% mensile della retribuzione ai fondi di previdenza (con durata sperimentale di 3 anni dall’1/1/2024); per il 30% alle richieste di prepensionamento degli operai.

Viene inoltre estesa a quattro anni la possibilità per i lavoratori edili di uscire dal settore prima del raggiungimento dell’età pensionabile attraverso il fondo prepensionamento. Questa modifica mira a consentire ai lavoratori interessati di avere una maggiore flessibilità sull’uscita dalla vita lavorativa.

  • “Accordo su Fnape”

Le Parti Sociali, tra le varie clausole, prevedono un ristorno di una quota parte delle risorse non utilizzate ai fini dell’ape, in base al principio politico e contrattuale che non possono essere realizzate riserve importanti sul fondo nazionale.

Viene prevista una riduzione del 10% delle aliquote regionali che erano state definite con l’accordo del 22 settembre 2022, a partire da ottobre 2023: in allegato all’accordo sono presenti i nuovi importi.

Nel prossimo incontro, programmato per il 24 ottobre, sarà affrontato anche il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Riferimento: verbali di accordo 21 settembre 2023 Cna Costruzioni, Ance, Legacoop, Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal-Uil