Con l’approvazione, da parte della XIV Commissione Politiche UE della Camera, di un articolo aggiuntivo presentato dalla relatrice On. Berlinghieri al testo del Disegno di Legge sulle “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea – Legge europea 2017” sembra essersi sbloccata l’annosa vicenda delle commissioni di esame per il conseguimento dell’abilitazione alla manutenzione degli ascensori che erano state soppresse dal DL 95/2012.
L’articolo aggiuntivo presentato dall’On. Berlinghieri riattiva sostanzialmente le commissioni prefettizie che saranno composte da cinque funzionari, in possesso di adeguate competenze tecniche e dei quali almeno uno, oltre al presidente, fornito di laurea in ingegneria, designati dai Ministeri del Lavoro, delle Infrastrutture, dello Sviluppo Economico, dall’Istituto nazionale per gli infortuni sul lavoro (INAIL) e da una Azienda sanitaria locale.
La data e la sede delle sessioni d’esame, prevede il nuovo articolo, saranno determinate dal Prefetto. Il Prefetto del capoluogo di regione, tenuto conto del numero e della provenienza delle domande pervenute, previe intese con gli altri Prefetti della regione, potrà disporre apposite sessioni di esame che raccolgano tutte le domande presentate nella regione onde razionalizzare le procedure finalizzate al rilascio del certificato di abilitazione.
“Finalmente – afferma Guido Pesaro, Responsabile Nazionale CNA Installazione Impianti – il problema delle commissioni di esame sembra andare verso una positiva soluzione che permetterà, dopo 5 anni di stop, il rilascio delle abilitazioni necessarie alla manutenzione degli ascensori, condizione indispensabile per garantire la sicurezza negli impianti di sollevamento. Le istanze della CNA e delle altre associazioni di categoria sono state ascoltate – ha proseguito Pesaro – e speriamo che il provvedimento sia definitivamente approvato in tempi brevi e senza problemi, problemi che invece sono ancora tutti da risolvere per quanto riguarda il mancato obbligo, che tuttora permane, di adeguare alle norme di sicurezza i circa 700.000 impianti di elevazione installati prima del 1999”.