Com’è noto il MEF, con il comunicato stampa n. 50 diramato ieri, 13 marzo 2020, ha anticipato che “i termini relativi ai versamenti previsti al 16 marzo saranno differiti con una norma nel decreto legge di prossima adozione da parte del Consiglio dei Ministri“.
Sono emersi alcuni dubbi sulla portata di questa proroga ed, in particolare, se la stessa sia estesa anche ai versamenti dei contributi previdenziali dei dipendenti.
La terminologia usata dal comunicato stampa fa riferimento a tutti i versamenti dovuti verso la pubblica amministrazione nella prossima scadenza del 16 marzo. Il termine “entrate fiscali” nel bilancio pubblico, infatti, comprende sia le “entrate tributarie” che i “contributi sociali”.
La misura anticipata dal comunicato stampa, d’altronde, serve a consentire a imprese ed intermediari di avere un lasso temporale adeguato per individuare i soggetti che avranno diritto alla sospensione dei versamenti tributari e contributivi che saranno adottati, come annunciato dal Governo, in modo selettivo.
Quindi entro il prossimo 16 marzo 2020, non occorre effettuare nessun versamento.
Anche l’Inps in una nota ha confermato che “In un decreto legge di prossima emanazione, da parte del Consiglio dei Ministri, verrà differito il termine per i versamenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni originariamente previsto per il 16 marzo”.
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