A seguito della segnalazione effettuata da Fondartigianato in relazione alle modalità di erogazione delle risorse da parte di alcuni fondi interprofessionali per la formazione continua, Anpal, con comunicazione del 23 ottobre 2017, ha diffidato gli stessi dall’utilizzo delle modalità del c.d. conto formazione aggregato e/o del c.d. conto formazione di rete.
In particolare, Anpal ha ribadito nuovamente che le uniche modalità di erogazione delle risorse utilizzabili sono quelle della diretta restituzione delle risorse versate dall’azienda attraverso un conto individuale, ovvero quella della selezione dei piani formativi sulla base di una procedura selettiva che valuti nel merito gli interventi richiesti. Tale modalità, operante su base solidaristica, si basa, nello specifico, su di un conto collettivo a cui affluisce quota parte dei contributi versati da tutte le imprese, ed accessibile, appunto, a tutte le imprese iscritte al fondo interprofessionale.
Inoltre, Anpal, riservandosi di effettuare gli opportuni controlli in sede di verifica, ha chiarito come le modalità del c.d. conto formazione aggregato o del c.d. conto formazione di rete, oltre a non rientrare tra quelle previste ed ammesse, si pongano in contrasto con la normativa UE sugli aiuti di stato.
Ne consegue che la partecipazione delle imprese a fondi interprofessionali che utilizzino tali modalità di distribuzione delle risorse, le espone a pesanti conseguenze e ad eventuali recuperi delle risorse ottenute.